Una Notte in Italia

Tre sale, due eventi sismici diversi, un’unica interminabile notte.  Una mostra fotografica che ripercorre due drammi, attraverso gli scatti di Daniele Lanci, sui danni provocati dal sisma abruzzese e sull’iniziale ricostruzione (sala 1), e quelli di Francesco Fantini, realizzati ventidue anni dopo il sisma che spezzò “l’osso d’Italia” (sala 2). Immagini di un pas…sato che, […]

Tre sale, due eventi sismici diversi, un’unica interminabile notte.  Una mostra fotografica che ripercorre due drammi, attraverso gli scatti di Daniele Lanci, sui danni provocati dal sisma abruzzese e sull’iniziale ricostruzione (sala 1), e quelli di Francesco Fantini, realizzati ventidue anni dopo il sisma che spezzò “l’osso d’Italia” (sala 2). Immagini di un pas…sato che, nell’uno e nell’altro caso, è ancora troppo recente. Il percorso espositivo si chiude con la visione del documentario “Anno 30 d.T.(dietro il terremoto, dopo il terremoto)” sul post ricostruzione nei territori della Campania e della Basilicata, girato nel 2010 da Emanuele Pantano e Luca Cococcetta (sala 3).
Salti temporali e sovrapposizione di voci che consentono, nell’intento dei curatori, di definire meglio i reciproci contesti, ma anche di accendere – per contrasto – nuovi punti di vista. Nuove prospettive affinché gli errori commessi in passato non siano reiterati all’infinito, nel buio di una sola, lunghissima, Notte in Italia.
La mostra fotografica sarà visitabile fino al 31 dicembre 2010, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 17.00 alle ore 19.35.

Osservatorio permanente sul doposisma
L’Osservatorio scientifico sul doposisma riannoda il filo della memoria dei luoghi colpiti dal sisma del 23 novembre 1980, allargandola agli altri territori italiani che hanno subìto analoghi fenomeni distruttivi.
L’Osservatorio indaga e analizza le successive trasformazioni sociali, ambientali, economiche, promuovendo – attraverso l’elargizione di borse di studio – l’analisi e la ricerca scientifica nelle diverse discipline.
L’Osservatorio – diretto da Antonello Caporale – è totalmente finanziato dalla Fondazione Mida che destina allo scopo, in coerenza con gli obiettivi statutari, parte dei proventi derivanti dalle proprie attività.

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