Rinnovo patente anziani. Dalla protesta alla proposta

Anche qui, come in tutte le problematiche umane il punto critico è il divario tra l’azione a lungo termine e l’urgenza. Agire per annullare o modificare la legge del 29 luglio 2010 n. 120, lettera C, art. 16, comma 1, poi più volte riveduta, è possibile, ma prevede tempi che non risolvono i problemi anche […]

Anche qui, come in tutte le problematiche umane il punto critico è il divario tra l’azione a lungo termine e l’urgenza. Agire per annullare o modificare la legge del 29 luglio 2010 n. 120, lettera C, art. 16, comma 1, poi più volte riveduta, è possibile, ma prevede tempi che non risolvono i problemi anche tragici dell’immediato. Tuttavia ci possiamo provare.

Da una tra le tante notizie che si catturano a volo su internet apprendo che saranno risarciti 15 precari con 500 mila € per non essere stati regolarizzati. Mi domando se tale risarcimento non sarebbe non dico un rimedio, ma almeno un urgente palliativo al grave danno inferto alle famiglie che siano state private del prezioso contributo dell’anziano alla non facile e costosa gestione della quotidianità. Come si vede questa del rinnovo della patente che obbliga solo gli ottantenni a dipendere dalle Commissioni mediche locali (C.m.l.) investe non poche problematiche tra le quali quella attinente alla famiglia che sta molto a cuore a tutti i nostri politici, almeno a parole. La causale mi sembra ineccepibile, mi pare infatti illecita una dichiarazione d’inidoneità alla guida in virtù di un parere di solo carattere medico che cali a guisa di ghigliottina sul malcapitato ottantenne senza che sia stata comprovata una qualche sinistrosità di cui si fosse reso responsabile. In altre parole riteniamo semplicistico collegare eventuali patologie tipiche degli anziani ( ma non esclusive degli anziani) con l’inidoneità alla guida, poiché potrebbero essere assolutamente compatibili con un ridimensionato stile di guida da essi adottato consapevolmente o istintivamente. Risarcimento quindi per il danno subito, oltre l’annullamento delle decisioni ostative alla guida a partire dall’applicazione della legge.

Fin qui l’immediato, ma le proposte per il futuro?  Le proposte ci sono e tra le tante prediligo quella di un accompagnamento graduale dell’anziano fino all’eventuale abbandono del volante ( ben diverso da persona a persona). Criterio che salverebbe l’anziano dal sobbarcarsi ad un iter che gli è senza ombra di dubbio, per eccesso di garantismo, di fatto ostile, .perché mira ad ostacolare  un semplice diritto, come quello di camminare per spostarsi secondo necessità, invece di cercare una ragionevole mediazione tre le eventuali patologie e lo spirito costituzionale che invita a facilitare il benessere e la realizzazione di tutti i cittadini, senza eccezioni di sorta, quindi neppure anagrafiche.

Pretendere solo da chi è colpevole di aver compiuto 80anni di:

A) recarsi alla C.m.l. alle 5 del mattino e sostare per ore sul marciapiede antistante anche al gelo invernale,  per avere la data della convocazione per la visita e  prendere la lista della documentazione richiesta senza peraltro spesso riuscirci essendo il numero ricevibile limitato, (quando perfino non più disponibile perché già preso dalle agenzie -come da testimonianza on line– mediante il pagamento di € 100) già è un assurdo in fatto di civismo e umanitarismo.

B) di ottemperare alle numerose richieste burocratiche e sanitarie, incombenze estenuanti e costose.

C) di sottoporsi passivamente alle prove imposte dalle Commissioni che – assurdità su assurdità – variano da Commissione a Commissione.(invito a leggere gli articoli della mia rubrica “Pulviscolo atmosferico”del giornale http//:www.improntalaquila.org).

Prima di esporre la proposta vorrei parlare del mio percorso mentale: proprio in virtù dei dettami costituzionali che stabiliscono l’eguaglianza tra tutti i cittadini e l’intento di facilitarli ai fini del loro benessere, trattandosi di anziani quindi semmai di soggetti ai quali è doveroso facilitare e incoraggiare una longevità attiva e non l’esatto contrario, ero tentata di proporre il totale esonero dal rinnovo della patente – ma con l’obbligo di cui al n.2 – dopo l’ultimo nulla osta allo scoccare degli ottanta, rilasciato come di consuetudine dal medico di base. Ma per non complicare il problema me ne astengo e mi limito alla seguente mi pare più realistica proposta ( sebbene un dubbio cui non ho ancora trovato risposta parlerebbe del  contrario e cioè sul come ci si comporta in proposito nel resto d’Europa. Molti sentito dire testimonierebbero l’assenza totale dei periodici rinnovi per tutti. E vengo alla proposta:

1)   Riattualizzare il rinnovo della patente senza discriminazioni anagrafiche ( vedasi le argomentazioni sulla incostituzionalità di questo criterio inoltrate alla Camera dei deputati mediante una petizione, e con un appello al Presidente della Repubblica).

2)       L’ottantenne dovrebbe essere dotato di una sorta di pagella del comportamento al volante.( ma non sarebbe opportuno per tutti?)

3)      Ogni infrazione in cui incorrerà dovrà risultare in questo documento e automaticamente trasmessa agli uffici della motorizzazione (come del resto suppongo già si faccia con il sistema dei punti).

4)      Sarà il bilancio complessivo della gravità e frequenza delle infrazioni, insieme alla comune valutazione medica che giudicherà anche in base a tale documento, a porre dei limiti alla guida dell’anziano (fino a privarlo del tutto della patente quando se ne verificasse una seria motivazione).

 

Questa proposta a me pare giusta equilibrata e realistica essendo legittimata dall’inesistenza statistica di una particolare grave sinistrosità addebitabile agli anziani, al contrario ampiamente comprovata a carico dei giovani (in specie dai venti ai ventiquattro anni) anche con la triste cronaca quotidiana.

E’veramente fuori luogo e crudele l’aver anticipato i tempi di decadenza di un anziano in virtù di un criterio medico di prevenzione non applicato ai non anziani, come se la giovinezza fosse garanzia di perfette e ininterrotte condizioni di salute, ciò che non è.

L’anziano rinuncerà gradualmente alla guida, dolcemente, sua sponte.

Tutto questo non esclude che si debba correre letteralmemte ai ripari a correzione della caotica e anarchica incontrollata anche non intenzionale spietatezza oggi vigente nelle Commissioni mediche locali, a difesa dei malcapitati inviati dal medico di base ai loro “superiori” verdetti.

Gloria Capuano

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2 risposte a “Rinnovo patente anziani. Dalla protesta alla proposta”

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