Il Mercante di sogni ha aperto ieri la sua cioccolateria in un palazzo storico di Teramo

 Non è stato solo un passaggio del testimone verso la terza generazione di artigiani alimentari, ma anche un inchino ad un palazzo storico di Teramo. La famiglia di Ezio Centini, il noto cioccolatiere di Bisenti (Te), ha inaugurato ieri sabato 19 marzo alle 18 il suo primo locale a Teramo, al piano terra di Casa […]

 Non è stato solo un passaggio del testimone verso la terza generazione di artigiani alimentari, ma anche un inchino ad un palazzo storico di Teramo. La famiglia di Ezio Centini, il noto cioccolatiere di Bisenti (Te), ha inaugurato ieri sabato 19 marzo alle 18 il suo primo locale a Teramo, al piano terra di Casa Capuani, all’angolo tra via Vittorio Veneto e via d’Annunzio, due dei rioni più antichi della città. Giovanni, Lisa e Virginia Centini condurranno il locale all’insegna della massima espressione della tipicità e tradizione culinaria locale, come papà Ezio e mamma Stefania hanno loro insegnato.

La cioccolateria Centini non proporrà solo cioccolatini, composizioni e invenzioni di cioccolato sul filone creativo del capofamiglia (un esempio su tutti: i Tatù, una variante di panpepato senza mosto né lievito, da lui inventati negli anni ’90 e oggi dolci tipici di Bisenti), ma sarà anche punto bar e centro nevralgico di informazione e cultura gastronomica, secondo i principi della biodinamica, che il “mercante di sogni” propone abitualmente. Ad incontri “gastrosofici” a tema, dedicati ad appassionati e a passanti, si affiancheranno iniziative di valorizzazione del cacao come espressione del territorio, ed eventi a scopo benefico per i bambini del Bangladesh.

 «Noi non facciamo altro che proporre alimenti utili per il corpo e lo spirito – spiega Ezio Centini – Concepiamo cibi per esigenze alimentari e di gusto, ci rivolgiamo ai piaceri esaudendo i desideri nascosti del singolo individuo. Chi assaggia un nostro prodotto deve saper mettere in discussione tutto quello che sa e che associa alla “normalità”. Il cibo è come un ombelicale che ci unisce alla madre terra: il cioccolatiere ha il bisogno e l’impegno di ricercare il frutto terreno, stabilirne l’autenticità in luoghi e con gente lontana, seguirne i processi di coltivazione, raccolta, fermentazione, essiccazione; affrontare un viaggio nella giungla della via delle merci».

L’edificio di casa Catenacci, poi Corradi e poi Capuani, risale al XIV secolo, quando sull’asse viario dell’attuale via Veneto si affacciavano case porticate, case torri e orti-giardini. È stato restaurato più volte, perciò l’unico elemento superstite della struttura medioevale è il portico ad archi a sesti acuti, che ne fa l’ultima testimonianza del quartiere medioevale che gravita intorno a S. Spirito. Alla fine del XXIII secolo, con i primi tentativi di dare alla città di Teramo un teatro, nel 1792 vi si insedia il Teatro Corradi e Gatti. «Attualmente solo i locali della nostra Cioccolateria sono stati restaurati – spiega Ezio Centini – Grazie alla collaborazione del proprietario dell’immobile Mariano Franchi, dell’architetto Maurizio De Siati e dell’architetto De Vitis della Soprintendenza, è iniziato un programma di restauro che spera a breve di poter restituire alla città di Teramo uno dei più belli e antichi fabbricati, testimonianza del primo teatro della città».

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