Costa Concordia: Codacons chiede di estendere indagini sul consumo di alcolici

Il Codacons, in qualità di parte offesa ammessa al procedimento penale sul naufragio della Costa Concordia, ha depositato oggi sul tavolo del Sostituto Procuratore di Grosseto, Stefano Pizza, una formale istanza in cui si chiede di estendere gli esami sul comandante Francesco Schettino, includendo anche quelli relativi al consumo di alcolici. Nell’istanza l’associazione chiede di […]

Il Codacons, in qualità di parte offesa ammessa al procedimento penale sul naufragio della Costa Concordia, ha depositato oggi sul tavolo del Sostituto Procuratore di Grosseto, Stefano Pizza, una formale istanza in cui si chiede di estendere gli esami sul comandante Francesco Schettino, includendo anche quelli relativi al consumo di alcolici. Nell’istanza l’associazione chiede di “procedere, in aggiunta agli esami tossicologici già disposti, un esame diretto a verificare l’abituale uso di alcolici da parte del Comandante Schettino. Si richiede esame su campione di sangue per valutare la presenza di un marcatore proteico direttamente collegabile all’abuso di alcol etilico. Il nome di questo marcatore è la transferrina desialata; tale proteina rimane presente nel sangue fino a due settimane dopo l’ultima assunzione alcolica”. Nell’interesse degli utenti italiani rappresentati dalla nostra associazione – spiega il Codacons – riteniamo utile alle indagini verificare un eventuale consumo di prodotti alcolici da parte del comandante nelle ore antecedenti il naufragio, estendendo quindi le analisi, volte finora ad accertare solo l’uso di sostanze stupefacenti.

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