Buffon: ‘grande voglia di vincere, puntare sui giovani è obbligatorio’

Da Conte ai sogni Champions, da Zeman al clima avvelenato, agli obiettivi azzurri: e’ un Gigi Buffon a 360 gradi, a poche ore dal via alle qualificazioni per i Mondiali 2014. Un Buffon che continua ad avere fame: ”Ho 34 anni ma credo di portarli bene, sono meno reattivo rispetto ai tempi di Parma ma […]

Da Conte ai sogni Champions, da Zeman al clima avvelenato, agli obiettivi azzurri: e’ un Gigi Buffon a 360 gradi, a poche ore dal via alle qualificazioni per i Mondiali 2014.

Un Buffon che continua ad avere fame: ”Ho 34 anni ma credo di portarli bene, sono meno reattivo rispetto ai tempi di Parma ma io mi preferisco adesso, mi sento in forma, ho entusiasmo e una grande voglia/rabbia di vincere. Appena non sara’ piu’ cosi’ mi faro’ da parte. Ma ora vado avanti, non penso al dopo”.

Punta deciso alla Champions: ”Sono pronto, la Juve pure, dobbiamo esserlo dopo uno scudetto meritato e un’attesa di tre anni, e’ un imperativo”. Intanto la Signora e’ partita col botto anche in campionato grazie a un Giovinco super (”I due anni a Parma gli sono serviti per capire quanto e’ forte e dimostrare ai suoi detrattori che nonostante l’altezza ha tutto per diventare un giocatore di livello internazionale”) e senza soffrire della squalifica di Conte: ”Invece il nostro allenatore ci manca – obietta il portiere – perche’ incide molto nello spogliatoio e in panchina. Il suo capolavoro l’anno scorso non e’ stato lo scudetto ma la consapevolezza che ci ha trasmesso. Ora e’ come un leone in gabbia”.

E’ una Juve apprezzata e temuta ma pure al centro di polemiche: per il Calcioscommesse, la finale di Supercoppa col Napoli (”Se i miei dirigenti me lo avessero chiesto neppure io sarei andato alla premiazione”), il caso Berbatov (”Non sapremo mai la verita’, solo lui la conosce”), le stoccate di Zeman. ”Sui suoi pensieri non mi esprimo, il personaggio e’ questo e va preso cosi’, ognuno e’ libero di pensarla come vuole. Zeman ha mostrato sul campo il suo valore, il suo e’ un calcio che appassiona e diverte, che non tramonta”.

Come quello di Francesco Totti: ”Ancora una volta si e’ messo in discussione per dimostrare che e’ il migliore e decidere solo lui quando chiudere la serranda. Per Del Piero e’ stato diverso, non e’ dipeso da lui. Va in Australia? Scelta particolare ma la condivido, gli auguro ogni bene, se lo merita, ha ancora tanto da dare”.

Intanto la Juve continuera’ la sua scalata: ”Se ci sentiamo piu’ che mai soli contro tutti? Ammetterlo sarebbe crearsi un alibi e imitare chi si lamenta sempre. Siamo soli contro tutti perche’ tutti proveranno a batterci, di tutto il resto – taglia corto – mi interessa relativamente”. Resistono comunque certe rivalita’ come tra Juve e Roma, piu’ che mai ora con Zeman: ”E’ una rivalita’ che sempre c’e’ stata e sempre ci sara’. Sta anche a noi addetti ai lavori non avvelenare troppo certe sfide per far si’ che la soglia del pericolo resti bassa. E’ indubbio che il clima attorno alla Juve non sia dei migliori, ma se gia’ ora si parte cosi’ e’ normale riflettere”.

Per fortuna c’e’ la Nazionale a rappresentare – sottolinea Buffon – la parte buona del nostro calcio malato: ”Puntare sui giovani e’ quasi obbligato, ora potranno crescere e dimostrare quanto valgono. E’ una bella sfida per gli allenatori e un bel segnale per l’Italia. Quanto ai campioni, ben vengano ma solo se si mettono al servizio della squadra, come i Messi e gli Iniesta. Anche se il calcio italiano attira meno per i noti fatti, le difficolta’ economiche e il problema stadi”. ”Meno male che c’e’ stata la Nazionale a tenere alto il nostro calcio. Per questo, vedi gli stage, merita attenzione e disponibilita’, credo che col buon senso si possa trovare una soluzione che soddisfi le necessita’ della Nazionale, dei club e dei singoli giocatori”, sottolinea il n. 1 azzurroe bianconero.

Venerdi’ partiranno le qualificazioni per i Mondiali 2014, l’Italia affrontera’ a Sofia la Bulgaria: ”Ha ragione Prandelli, il girone e’ duro ma siamo i favoriti e io ho fiducia”.

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