Crisi, vacanze: muoversi costa troppo, il il 50% di giovani e anziani ci rinuncia

La crisi economica anche quest’anno diventa un ostacolo alla voglia di vacanze di giovani ed anziani. Unisce le generazioni un’identica preoccupazione: “muoversi costa troppo”. Lo pensa il 50% dei giovani “rinunciatari” intervistati dal sondaggio Confesercenti-Swg e lo conferma quel 48,4% di over 65 che quest’anno non si muoveranno da casa. Secondo il sondaggio Confesercenti-Swg, alla […]

La crisi economica anche quest’anno diventa un ostacolo alla voglia di vacanze di giovani ed anziani. Unisce le generazioni un’identica preoccupazione: “muoversi costa troppo”. Lo pensa il 50% dei giovani “rinunciatari” intervistati dal sondaggio Confesercenti-Swg e lo conferma quel 48,4% di over 65 che quest’anno non si muoveranno da casa.
Secondo il sondaggio Confesercenti-Swg, alla domanda di quale sia il principale motivo per cui non andranno in vacanza, entrambe le classi d’eta’ di giovani 18-24 anni e 25-34 rispondono, rispettivamente per il 51% ed il 50%, perche’ “costa troppo”.
Nei programmi per le vacanze estive 2012 emerge, inoltre, un cambiamento delle scelte dei giovani intervistati, che per il 36% della fascia di eta’ 18-24 anni ammette che andra’ in vacanza ma spendera’ di meno e lo stesso per il 31% della fascia d’eta’ 25-34 anni. Il reddito disponibile e’, infatti, il principale fattore che influira’ sulla scelta delle vacanze per il 59% dei piu’ giovani 18-24enni e per il 58% dei 25-34enni.
Scenario simile per i “nonni”: La riforma delle pensioni, l’aumento della pressione fiscale ed il clima di insicurezza dovuto alla crisi affondano, infatti, l’estate degli over 64. A rivelarlo sono sempre i dati del sondaggio Confesercenti-Swg sulle vacanze degli italiani. A passare la stagione piu’ calda fra le mura di casa sara’ infatti quasi la meta’ degli over 64 (il 48,40%) piu’ di 6.300.000 persone. Quasi tre su dieci (il 27,80%) quest’anno hanno scelto di non partire a causa della crisi economica; a questi si aggiunge quel 20,60% della popolazione over 64 che non e’ solita andare in vacanza d’estate. Anche chi parte non scialera’: il 13,60% degli over 64 andra’ in vacanza, si’, ma per meno giorni del solito, mentre il 12,20% si godra’ le ferie cercando di spendere meno.
I giovani cercano un’estate allegra ma “risparmiosa” e non solo: dalla ricerca risulta che non tutti i giovani vivono le vacanze estive allo stesso modo.
I piu’ penalizzati? I 25-34 enni. Vacanze piu’ “protette” per la fascia d’eta’ 18-24 anni. Dall’indagine risulta che la fascia piu’ penalizzata e’ quella dei 25-34 enni. Anche se la traccia “I giovani e la crisi” e’ stato il tema piu’ gettonato della prova di italiano dell’esame di maturita’ 2012 (scelta dal 41,2% degli studenti) e nonostante il lavoro, per i piu’ giovani, sia sempre piu’ in caduta libera secondo il dato allarmante diffuso dall’Istat che ha certificato ben il 36% di senza lavoro nella fascia d’eta’ 15-24 anni, i ragazzi intervistati da Confesercenti-Swg, compresi nella fascia d’eta’ 18-24 anni, rispondono che rinunceranno quest’anno alla vacanza per il 7%, mentre si sale ad oltre il doppio, il 16%, per la fascia d’eta’ che va dai 25 ai 34 anni. Ed ancora: le vacanze “al risparmio” sono ancora il segno distintivo per i “meno giovani”, compresi tra i 25-34 anni, che scelgono di andare in vacanza ma il cui 20% afferma che soggiornera’ per meno giorni, mentre solo il 7% dei giovani vacanzieri 18-24enni rinuncia ai consueti giorni di divertimento e riposo.
Ne consegue che, tra le generazioni dei giovani, a pagare il prezzo piu’ alto della crisi economica che morde anche le vacanze siano “i piu’ anziani” 25-34enni, costretti a stringere i cordoni della borsa pur di assaporare qualche giorno di villeggiatura se non addirittura rassegnarsi al caldo cittadino, mentre i piu’ giovani 18-24enni vengono in qualche modo piu’ “protetti” dalle famiglie.
Tra i fattori che influiscono sulla scelta delle vacanze estive si nota ancora una divergenza di giudizio tra le due classi giovanili: per l’11% dei giovani “piu’ adulti” ovvero i 25-34enni occupati la preoccupazione e’ per la pressione fiscale che stressa la vacanza ed il sogno di meritato relax, mentre solo il 5% dei 18-24enni esprime la propria angoscia per il fisco come fattore condizionante per partire.
L’impiego di lavoro, e’ infine, tra i motivi che lasceranno a casa, a trascorrere un’estate piu’ sobria, un 7% di giovani compresi nella fascia 25-34 anni. Mentre quando la bella stagione bussa alle porte dei piu’ giovani 18-24 enni, nessuno (0% delle risposte) risponde di dover lavorare per giustificare la rinuncia alla meta vacanziera: magari si riesce a dimenticare, per qualche giorno, l’assillo della ricerca di un posto di lavoro o le faticose giornate trascorse sui libri. Ma c’e’ comunque anche tra i giovanissimi chi afferma, dovendo rispondere qual e’ il principale motivo per cui non andra’ in vacanza, che in realta’ non va mai in vacanza d’estate: e’ un ben 27% dei 18-24enni, mentre solo un 6% dei 25-34enni afferma di non conoscere affatto le partenze estive.
Gli interventi sulle pensioni, l’aumento della pressione fiscale ed il clima di insicurezza dovuto alla crisi affondano l’estate degli over 64. L’estate 2012 si sta rivelando una periodo davvero difficile per gli anziani. A passare la stagione piu’ calda fra le mura di casa sara’ infatti quasi la meta’ degli over 64 (il 48,40%) piu’ di 6.300.000 persone. Quasi tre su dieci (il 27,80%) quest’anno hanno scelto di non partire a causa della crisi economica; a questi si aggiunge quel 20,60% della popolazione over 64 che non e’ solita andare in vacanza d’estate. Anche chi parte non scialera’: il 13,60% degli over 64 andra’ in vacanza, si’, ma per meno giorni del solito, mentre il 12,20% si godra’ le ferie cercando di spendere meno.
Del resto, da calcoli Confesercenti nel 2012 il pensionato “medio” (con poco piu’ di 11.300 euro lordi nel 2011, ossia 762 euro netti al mese) subira’ una riduzione di potere d’acquisto pari a circa 410 euro. Un taglio che, sommato a quelli subiti fra il 2008 e il 2011 (554 euro), porta a quasi il 9% la caduta della pensione reale netta in un quinquennio. Ed il fenomeno, in assenza d’interventi, crescera’ in maniera esponenziale nei prossimi anni, per toccare il 12% nel 2014.
Nonostante la disponibilita’ di tempo mediamente superiore a quella delle altre fasce di eta’, le persone con piu’ di 64 anni che andranno in vacanza opteranno per ferie abbastanza brevi: quasi 7 su 10 (il 67,3%) soggiornera’ fuori per un periodo di tempo uguale o inferiore ai 14 giorni. Il 6% addirittura per soli 2 o 3 giorni, contro una media nazionale del 4,4%. La maggiore disponibilita’ di tempo si fa sentire sulla scelta del mese di vacanza, permettendo agli over 64 di partire nei periodi meno costosi: il 26% e’ andato in vacanza a maggio/giugno, contro il 14,6% del totale di tutte le fasce d’eta’, ed il 27,4% aspettera’ settembre: quasi dieci punti percentuali in piu’ rispetto alla media nazionale (18,6%).

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