Egitto: ‘Mubarak è in coma ma ancora in vita’, è giallo. Attesi i risultati delle elezioni

Giallo in Egitto sulle condizioni di Mubarak: l’agenzia di Stato lo definisce “clinicamente morto”, ma fonti militari e gli avvocati smentiscono: “è in coma ma ancora in vita”. Attesi i risultati delle elezioni. La Siria: Obama chiede la collaborazione della Cina per fermare il bagno di sangue; solo i siriani possono decidere le sorti di […]

Giallo in Egitto sulle condizioni di Mubarak: l’agenzia di Stato lo definisce “clinicamente morto”, ma fonti militari e gli avvocati smentiscono: “è in coma ma ancora in vita”.

Attesi i risultati delle elezioni. La Siria: Obama chiede la collaborazione della Cina per fermare il bagno di sangue; solo i siriani possono decidere le sorti di Assad, afferma Putin.
Muḥammad Ḥosnī Sayyid Ibrāhīm Mubārak, comunemente conosciuto come Hosni Mubarak è stato il quarto Presidente dell’Egitto, carica che ha ricoperto per quasi trent’anni, a partire dal 14 ottobre 1981 fino all’11 febbraio 2011.
Mubārak è stato nominato vicepresidente della Repubblica d’Egitto dopo una brillante carriera militare svolta nei ranghi dell’aeronautica egiziana, nella quale si distinse come generale durante la guerra del Kippur (1973). Assunse la Presidenza, succedendo al Presidente Anwar al-Sādāt, a seguito dell’assassinio di questi il 6 ottobre 1981.
In quanto Presidente dell’Egitto è stato considerato uno dei più potenti leader della regione vicino-orientale. Grazie alla Costituzione del 1971, il Presidente Mubārak ha esercitato un forte controllo sul Paese.Nella sua lunga permanenza al potere, Mubarak si e’ infatti dimostrato un solido alleato degli Usa, che hanno contraccambiato con generosi finanziamenti alle sue forze armate, e un prezioso interlocutore negli sforzi di pace tra palestinesi e israeliani. Ma anche un abile tessitore di rapporti con la grande famiglia araba, in cui l’Egitto e’ rientrato da leader dopo essere stato espulso come traditore per gli accordi di pace firmati con Tel Avi.

Le condizioni di salute dell’ex presidente egiziano si erano aggravate dal 2 giugno scorso, giorno in cui fu emessa la sentenza che lo condannava all’ergastolo per aver ordinato la repressione che portò alla morte di almeno 850 manifestanti.
Mubarak era rinchiuso nel carcere di Torah al Cairo. Subito dopo il malore era stato trasferito con urgenza nell’ospedale militare di Maadi, ma le sue condizioni sono apparse subito gravi ed è stato dichiarato clinicamente morto.

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