Grandi Rischi: Clini, sentenza assurda o sbagliata

“Se sono stati condannati perche’ non hanno fatto una previsione esatta, questo e’ assurdo” ma se “i giudici hanno ritenuto che la commissione ha dato indicazioni sbagliate, probabilmente la sentenza e’ di nuovo un errore, perche’ le indicazioni devono essere date dalle amministrazioni competenti”. Cosi’ il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, sulla sentenza di condanna per […]

“Se sono stati condannati perche’ non hanno fatto una previsione esatta, questo e’ assurdo” ma se “i giudici hanno ritenuto che la commissione ha dato indicazioni sbagliate, probabilmente la sentenza e’ di nuovo un errore, perche’ le indicazioni devono essere date dalle amministrazioni competenti”. Cosi’ il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, sulla sentenza di condanna per omicidio colposo dei sette esperti della commissione Grandi Rischi in relazione alla tragedia del terremoto dell’Aquila, a margine di un convegno sulla tutela del territorio.

“Non ho capito quali sono le motivazioni della condanna – ha aggiunto il ministro dell’Ambiente – e veramente le voglio leggere. Se” i membri della commissione Grandi rischi “sono stati condannati perche’ non hanno fatto una previsione esatta – ribadisce Clini – questo e’ assurdo. Se questa e’ la motivazione, tutti quelli che stanno protestando a livello internazionale contro l’Italia hanno soltanto ragione. Voglio capire. Se invece – prosegue – il problema e’ nel rapporto tra le indicazioni che da una commissione scientifica e le decisioni che devono essere prese dalle amministrazioni competenti ovvero dalla politica, allora su questo bisogna lavorare” perche’ “c’e’ la possibilita’ che la condanna faccia riferimento al fatto che questa commissione si e’ assunta un ruolo che invece avrebbe dovuto essere assunto dalla politica. Se si ritiene che gli esperti che fanno le previsioni devono anche assumersi la responsabilita’ di cosa bisogna fare, questo e’ un errore. Non sono gli scienziati che devono dire al governo o ad una amministrazione locale cosa deve fare. Gli scienziati dicono cosa puo’ succedere. Il tema centrale – ha ribadito il ministro dell’Ambiente – e’ qual e’ il rapporto tra le commissioni, questa e altre, che sono di consulenza per il governo e il livello delle decisioni. Noi dobbiamo assicurare alle commissioni, che esprimono il loro parere, la liberta’ di poterlo fare, assumendoci la responsabilita’ di prendere decisioni e – ha concluso – eventualmente di sbagliare”.

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