Provincia L’Aquila: in commissione ricostruzione perplessità sul decreto Barca

Oggi pomeriggio presso gli uffici consiliari della provincia dell’Aquila, nella Commissione Speciale per la Ricostruzione, presieduta dal consigliere Paolo Federico, è intervenuto il Presidente della provincia Antonio Del Corvo che ha portato all’attenzione della commissione il decreto riguardante la Ricostruzione, già approvato dalla Camera che approderà al Senato per la fiducia. In particolar modo, il […]

Oggi pomeriggio presso gli uffici consiliari della provincia dell’Aquila, nella Commissione Speciale per la Ricostruzione, presieduta dal consigliere Paolo Federico, è intervenuto il Presidente della provincia Antonio Del Corvo che ha portato all’attenzione della commissione il decreto riguardante la Ricostruzione, già approvato dalla Camera che approderà al Senato per la fiducia. In particolar modo, il Presidente Del Corvo ha illustrato gli articoli che decretano la fine dell’emergenza sisma e quelli relativi alla ricostruzione, lo sviluppo e il rilancio dei territori interessati. Presente alla seduta anche il Presidente del Consiglio provinciale Filippo Santilli.
Da una prima analisi sono emerse alcune criticità riguardanti soprattutto l’articolo di legge che prevede il ritorno della gestione ordinaria, quando in altre realtà tutt’ora sussiste lo stato di emergenza (es. Umbria ed Irpinia); il personale che sarà impiegato nei due uffici speciali e negli 8 uffici delle relative aree omogenee, in particolare sono emerse perplessità sulla modalità di passaggio tra il personale oggi impiegato nelle varie strutture ed il personale che sarà assunto successivamente con selezione pubblica; sulle modalità di costituzione degli aggregati e dei consorzi nei tempi e nei modi pena perdita del contributo con la conseguente occupazione temporanea da parte del comune che provvederà all’esecuzione dei lavori.
“ Abbiamo avuto modo di constatare nell’esaminare il decreto – afferma il presidente Paolo Federico – che il testo così come licenziato dalla Camera dei Deputati, risulta assai nebuloso e cervellotico ed è assolutamente distante dalle istanze e dalle esigenze dei cittadini – conclude – che rischiano oltre al danno, l’ennesima beffa” .

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