Shopping Natale: crollo della fiducia dei consumatori

“Il crollo della fiducia dei consumatori al minimo a oltre 16 anni pesa sulla shopping natalizio per regali, cibo e divertimento che e’ stimato in calo del 3,7%, con effetti negativi sulle opportunita’ di ripresa dell’economia”. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dell’indagine ‘Xmas Survey 2012′ di Deloitte in riferimento al alo dell’indice di […]

“Il crollo della fiducia dei consumatori al minimo a oltre 16 anni pesa sulla shopping natalizio per regali, cibo e divertimento che e’ stimato in calo del 3,7%, con effetti negativi sulle opportunita’ di ripresa dell’economia”. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dell’indagine ‘Xmas Survey 2012′ di Deloitte in riferimento al alo dell’indice di fiducia dei consumatori a novembre a 84,8. Se negli Stati Uniti l’andamento delle vendite di Natale “e’ iniziato con un black Friday che ha fatto segnare un calo delle vendite dell’1,8% per 11,2 miliardi di dollari secondo shoppertrack, istituto di ricerca, le prime indicazioni- sottolinea la Coldiretti- non sono positive neanche in Italia per quel 30 per cento che effettua le spese delle feste gia’ prima del mese di dicembre per evitare file e cercare di risparmiare”. La situazione di crisi ed il contenimento delle tredicesime “favorisce un clima di sfiducia che- precisa ancora la Coldiretti- porta ad una riduzione della spesa complessiva che penalizza soprattutto i regali che subiscono un taglio record dell’8,6% ed i divertimenti (-0,3%) mentre tiene l’acquisto di cibo (+2,1%). Anche in tavola tuttavia crollano le mode esterofile del passato pagate a caro prezzo come champagne, caviale, ostriche, salmone o ciliegie e pesche fuori stagione a favore dell’aumento dei prodotti Made in Italy magari a chilometri zero. Saranno stappate il 24% in meno di bottiglie di champagne ma calano caviale e succedanei del 12% mentre tende a scomparire anche la frutta esotica con ananas, manghi, avocado e datteri in calo del 12%, sulle base delle tendenze emerse dalle elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi alle importazioni nei primi sette mesi dell’anno”.
Si assiste, conclude la Coldiretti, “ad una fortissima attrazione verso la riscoperta del legame con i prodotti del territorio che si esprime sempre di piu’ attraverso la preparazione delle ricette del passato che nonostante i profondi cambiamenti negli stili di vita rimangono fortemente radicati nella popolazione”.

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