Case popolari, per 90 mila famiglie riscaldamento a rischio

Novantamila famiglie rischiano di passare un inverno senza riscaldamento. È l’allarme lanciato dai sindacati inquilini (Sicet, Sunia, Uniat, Unione inquilini, Conia, insieme ai sindacati confederati) in presidio sotto gli uffici di Palazzo Pirelli, a Milano. Regione Lombardia ha promesso di ripianare i principali debiti di Aler, l’azienda lombarda di edilizia residenziale, con un primo finanziamento […]

Novantamila famiglie rischiano di passare un inverno senza riscaldamento. È l’allarme lanciato dai sindacati inquilini (Sicet, Sunia, Uniat, Unione inquilini, Conia, insieme ai sindacati confederati) in presidio sotto gli uffici di Palazzo Pirelli, a Milano. Regione Lombardia ha promesso di ripianare i principali debiti di Aler, l’azienda lombarda di edilizia residenziale, con un primo finanziamento di 30 milioni. “Se non arrivano i soldi, non si sa se si potrà pagare il riscaldamento nei quartieri. In questo momento Aler è totalmente insolvente. Chiediamo alla Regione di fare qualcosa e onorare le promesse fatte”, spiega Leo Spinelli, segretario del Sicet milanese. Nemmeno i lavoratori verranno pagati.
Questa è l’emergenza. Una volta tamponata, il Pirellone dovrà mettere mano per evitare che il bilancio della sua controllata torni di nuovo in rosso. “I motivi li conosciamo”, prosegue Spinelli, cominciando il lungo elenco di responsabilità della Regione sulla grave situazione di Aler. Al primo posto ci sono i cofinanziamenti, obbligati da una legge regionale, in progetti di cohousing giudicati dai sindacati ininfluenti per il disagio abitato. Un’altra legge regionale ha alzato i canoni e innalzato, di conseguenza, il numero dei morosi. E a questo si aggiungono delle “consulenze allegre” elargite dall’ente per motivi politici.
In questo clima incandescente il Comune ha deciso di prorogare la convenzione “straordinaria” con Aler fino al settembre 2014. La gestione sperimentale dell’ente doveva durare fino all’anno scorso, per poi entrare in una fase “ordinaria”. Ancora un’utopia, al momento, visto che l’ente è stato anche commissariato. “Temo che a furia di proroghe e deroghe, Aler sarà gestito in questo modo fino al 2015, termine di scadenza della convenzione”. Per i sindacati inquilini, comunque, la notizia in sé p positiva: “Le gestioni private degli anni precedenti hanno dimostrato la loro incapacità. Le case popolari devono essere gestite dal pubblico”, puntualizza Spinelli. (lb- RS)

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