Cialente visita il Salone dell’Edilizia SAIE e attacca: l’Italia tradisce il progetto di ricostruzione dell’Aquila

“La legge di stabilità varata martedì ha tolto a L’Aquila ogni possibilità di essere ricostruita”. Intervenendo al convegno “Ricostruiamo l’Emilia” al SAIE, il Salone dell’Innovazione Edilizia in corso a Bologna, il sindaco Massimo Cialente ha attaccato senza mezze misure i recenti provvedimenti del governo, che “è venuto meno a quanto concordato” con il risultato che […]

“La legge di stabilità varata martedì ha tolto a L’Aquila ogni possibilità di essere ricostruita”. Intervenendo al convegno “Ricostruiamo l’Emilia” al SAIE, il Salone dell’Innovazione Edilizia in corso a Bologna, il sindaco Massimo Cialente ha attaccato senza mezze misure i recenti provvedimenti del governo, che “è venuto meno a quanto concordato” con il risultato che la città “non sarà ricostruita entro il 2021”. Il problema, ha sostenuto Cialente, nasce dai limiti al patto di stabilità imposti dall’Unione Europea, ma soprattutto dall’incapacità mostrata dal nostro esecutivo che “con la legge di stabilità, di fatto facendo il gioco delle tre carte e muovendo dei finanziamenti che già avevamo, ha negato i fondi all’Aquila. In due anni l’Aquila e l’Emilia Romagna sono state colpite da tragedie immani, e per tutta risposta l’Ue ha varato questo criterio stupido”. Eppure, ha spiegato, i due casi sono profondamente diversi tra loro, perché a L’Aquila in breve tempo “i giovani abbandoneranno la città” mentre i provvedimenti del governo rendono di fatto impossibile la ricostruzione dei centri storici. Il governo Letta, in sostanza, “è sia riuscito a portare a compimento la scelta iniziale di Berlusconi che era quella di inventare le famose new town: cioè non si ricostruiranno i centri storici almeno nei prossimi anni e ci lasceranno marcire in queste che non sono vere case”. Tutto ciò “è vergognoso”, ha attaccato Cialente, per il quale proprio “dall’inferno” del capoluogo abruzzese si dovrebbe partire per un piano più ampio che coinvolga l’intero Paese. “Ho visto qui al SAIE come si possono realizzare interventi di messa in sicurezza degli edifici, e allora chiedo a voi esperti del settore come si fa a non capire che in Italia è necessario avviare un progetto di manutenzione straordinario del territorio contro il dissesto idrogeologico, che tra l’altro avrebbe ricadute positive anche in termini occupazionali”.

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