DOXA, prospettive economiche per il 2013: cresce la fiducia globale

I dati del nuovo sondaggio mondiale di fine anno ci mostrano una “epidemia” di ottimismo globale. L’indagine rivela che la depressione globale è in calo: le speranze per la situazione economica nell’anno nuovo crescono dal -2% al 7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, evidenziando quindi un rialzo di 9 punti percentuali. In […]

I dati del nuovo sondaggio mondiale di fine anno ci mostrano una “epidemia” di ottimismo globale. L’indagine rivela che la depressione globale è in calo: le speranze per la situazione economica nell’anno nuovo crescono dal -2% al 7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, evidenziando quindi un rialzo di 9 punti percentuali. In particolare, negli USA l’indice “Net Hope” (la “speranza netta”, ossia la differenza tra gli ottimisti e i pessimisti riguardo alle prospettive economiche per l’anno nuovo) cresce di ben 13 punti percentuali (da -21% a -8%), mentre in Europa, dopo il forte calo registrato l’anno scorso rispetto al 2010, l’indice “Net Hope” è sostanzialmente stabile (-23% nel 2010, -46% nel 2011 e -48% nel 2012).
La ricerca è stata condotta dal più grande network mondiale di istituti di ricerca indipendenti, WIN-Gallup International, di cui Doxa è il partner per l’Italia. Sono stati coinvolti 54 Paesi e realizzate più di 55.500 interviste, coprendo la maggior parte della popolazione mondiale. Il network effettua questo sondaggio annuale da 35 anni, fin dal 1977.
Dal barometro emerge che il 35% della popolazione mondiale pensa che il 2013 sarà un anno di maggiore prosperità economica rispetto al 2012, mentre il 28% si aspetta un anno di maggior difficoltà economica rispetto a quello che sta per finire. Il 29% prevede una situazione invariata e l’8% non ha fornito alcuna risposta sulle previsioni per il 2013.
La situazione più negativa è stata rilevata in Portogallo, dove l’indice “Net Hope” è pari a -85%, mentre il primato dell’ottimismo quest’anno spetta alla Georgia con un dato del +63%. Giusto per citarne alcuni, l’indice “Net Hope” rilevato in Brasile è pari a +45%, in Cina +32%, in Giappone -23% e in Germania -46%, dato in linea col -48% della media europea.
Secondo i dati Doxa, in Italia vi sono 5% di ottimisti e 37% di pessimisti, con un saldo quindi del -32%, lievemente in calo rispetto al -30% rilevato nel nostro paese a fine 2011.
La top 10 degli ottimisti include 5 paesi asiatici (Azerbaijan, Arabia Saudita, Cina, India e Filippine), 3 paesi dell’America Latina (Brasile, Peru ed Ecuador), un paese transcaucasico (Georgia) ed un paese africano (Mozambico).
La top 10 dei pessimisti annovera invece 9 paesi europei (Portogallo, Belgio, Spagna, Germania, Irlanda, Bosnia, Francia, UK e Polonia) ed un solo paese asiatico (Libano).
I giovani mantengono viva la speranza: anche quest’anno i dati mostrano un ottimismo comune ai giovani di tutto il mondo: sotto i 30 anni, a livello mondiale, l’indice “Net Hope” è pari al 17%, mentre scende al 7% fra i 30 e i 50 anni, a -1% fra i 51 e i 65 anni e precipita a -26% oltre i 65 anni d’età.

Il sondaggio è stato condotto in 54 paesi di tutto il mondo e sono state complessivamente eseguite 55.817 interviste. In ogni paese è stato intervistato un campione nazionale probabilistico di circa 1000 uomini e donne, sia personalmente (in 31 Paesi) sia telefonicamente (9 Paesi) o online (14 Paesi). Le rilevazioni hanno avuto luogo nel periodo settembre-dicembre 2012.
Il margine d’errore per campioni di questo tipo è del +3-5% ad un livello di confidenza del 95%.
Il dato medio globale citato all’inizio (+7%) è stato calcolato sulla base della quota della popolazione adulta di ciascun paese coinvolto nello studio.

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