Emergenza anziani

La paura più grande per gli anziani? Sicuramente la non autosufficienza, che spaventa ancor più della mancanza di una pensione dignitosa. A rivelarlo è un’indagine del Sindacato, resa nota dalla Fnp Cisl del Friuli Venezia Giulia nel corso di un convegno dedicato ad indagare le condizioni di vita delle persone anziane tra fragilità ed invecchiamento […]

La paura più grande per gli anziani? Sicuramente la non autosufficienza, che spaventa ancor più della mancanza di una pensione dignitosa. A rivelarlo è un’indagine del Sindacato, resa nota dalla Fnp Cisl del Friuli Venezia Giulia nel corso di un convegno dedicato ad indagare le condizioni di vita delle persone anziane tra fragilità ed invecchiamento attivo. La prima fonte di preoccupazione per gli over 65 soli della nostra regione è, dunque, la salute, seguita a ruota dalla paura della solitudine, ma non mancano neppure i timori legati al futuro dei figli, alla sicurezza sia in casa, sia fuori (sono proprio di questi giorni le notizie di furti perpetrati ai danni degli anziani), al bisogno della vicinanza dei familiari. Il 68% del campione interpellato (150 ultrassessantacinquenni) ha, infatti, paura del futuro e ben il 60% della perdita dell’autonomia, il 20% della solitudine, il 14% del non reddito e il 6% della lontananza dei familiari. Grande elemento di aiuto resta il Sindacato, considerato utile dalla pressoché maggioranza degli intervistati, con punte del 100% per quanto riguarda le province di Gorizia e Pordenone. Il quadro che ne emerge è di una popolazione fortemente vulnerabile, le cui condizioni sono aggravante anche dal perdurare della crisi. “Una crisi – commenta il segretario generale dei pensionati Cisl, Gianfranco Valenta – che sta comportando pesanti effetti sociali, con l’impoverimento diffuso dei ceti medi e le crescenti situazioni di precarietà, marginalità, povertà individuali e collettive”. Di fronte a questo scenario, per la Fnp Cisl urgono misure concrete, a partire proprio da quel Fondo per l’autonomia possibile voluto dal Sindacato e prima risposta alla paura numero uno degli anziani soli. “Il Fondo – spiega per la Fnp, la segretaria Marisa Susanna – va incrementato, già con la Finanziaria, in modo che possa essere soddisfatta la domanda di domiciliarità delle persone non autosufficienti ed andando così ad eliminare le attuali liste d’attesa”. Implementazione del Fondo, dunque, interventi a lungo termine, condivisi dagli operatori sanitari intervenuti all’incontro e massima attenzione – espressa dalla coordinatrice delle donne pensionate, Linda Di Giusto – verso la coesione sociale a contrasto di tutte le marginalità. Le forze politiche, assieme alle parti sociali – è stato sottolineato anche dal direttore del Dipartimento Medico Specialistico e Riabilitativo dell’Azienda ospedaliera di Pordenone, Sirio Carniello – devono impegnarsi per le riforme necessarie a rendere possibile la programmazione degli interventi sociali, assistenziali e previdenziali secondo le reali esigenze della sempre più numerosa popolazione anziana. Una popolazione fortemente preoccupata, ma con grandi possibilità di invecchiare bene, come dimostra lo studio della dottoressa Marina Campagna, premiato dalla Fnp con una borsa di studio, incentrato sui benefici dell’attività fisica.

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