L’Aquila, chiude la Caserma Pasquali

Un altro duro colpo all’economia dell’Aquila. Il 33° Reggimento Artiglieria terrestre “Acqui” dell’Aquila, circa 500 militari e altrettante famiglie, si sarà trasferito da Aprile nella vicina caserma di Bracciano. Un altro duro colpo per la già traballante economica della città abruzzese alle prese con una ricostruzione lenta. Dopo la presa di posizione del presidente della […]

Un altro duro colpo all’economia dell’Aquila. Il 33° Reggimento Artiglieria terrestre “Acqui” dell’Aquila, circa 500 militari e altrettante famiglie, si sarà trasferito da Aprile nella vicina caserma di Bracciano. Un altro duro colpo per la già traballante economica della città abruzzese alle prese con una ricostruzione lenta.
Dopo la presa di posizione del presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo anche il consigliere comunale Tinari denuncia l’assordante silenzio istituzionale sulla grave situazione che si sta determinando per una delle strutture più consolidate dell’Esercito Italiano: lo smantellamento della Caserma Pasquali
“Finora il solo Presidente della Provincia dell’Aquila, Del Corvo, ha lanciato l’allarme su questa triste prospettiva. Per il resto, nessuno dei vertici istituzionali prende una netta posizione o si muove concretamente per scongiurare questo pericolo“. Dichiara Tinari
Al di là della valenza in sé del 33esimo Reggimento, c’è da considerare l’altro aspetto – se vogliamo, ancora più negativo – della partenza dall’Aquila di centinaia di persone e di centinaia di famiglie. In una realtà economicamente depressa come la nostra, sarebbe un colpo durissimo.
Non aspettiamo l’ultimo momento per protestare. Mettiamo in atto tutti, da Aquilani, senza distinzioni politiche o ideologiche, delle iniziative di spessore per fermare questa potenziale ferita. Muoviamoci subito. Attendere oltre potrebbe essere troppo tardi. Conclude Tinari.

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