L’Aquila: Cialente su pubblicazione di intercettazioni

Al termine della seduta consiliare il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee all’assemblea in merito alla pubblicazione di intercettazioni che vedono coinvolti un ex assessore e un dipendente comunale. “La nostra condotta è stata specchiata ed esemplare. – ha dichiarato il sindaco Cialente – Gli organismi e gli istituti competenti hanno scandagliato ogni […]

Massimo Cialente, sindaco della città dell'Aquila. Foto: Manuel Romano/L'Impronta

Massimo Cialente, sindaco della città dell’Aquila.
Foto: Manuel Romano/L’Impronta

Al termine della seduta consiliare il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee all’assemblea in merito alla pubblicazione di intercettazioni che vedono coinvolti un ex assessore e un dipendente comunale. “La nostra condotta è stata specchiata ed esemplare. – ha dichiarato il sindaco Cialente – Gli organismi e gli istituti competenti hanno scandagliato ogni nostra azione, passato sotto la lente di ingradimento ogni singolo atto e non è emerso nulla. La verità è che, a seguito del sisma, ci siamo assunti, per senso di dovere verso la città, tutte la responsabilità di atti e di acquisizione di competenze rispetto a materie delle quali la Protezione civile non si è voluta occupare. Materie fondamentali come quella della messa in sicurezza degli edifici, i cosiddetti puntellamenti, e quella dello smaltimento delle macerie. Abbiamo lavorato per produrre atti efficaci e trasparenti. Non consento a nessuno di affermare il contrario solo per attivare una macchina del fango che lede la rispettabilità e getta ombre sull’operato di un’amministrazione che ha lavorato in condizioni di grave difficoltà e che ha dovuto scegliere tra un vile immobilismo e una coraggiosa assunzione di responsabilità. Ripeto. Dai controlli, continui, fitti e ripetuti, non è emerso un atto. Se qualcuno ritiene di essere a conoscenza di circostanze diverse abbia il coraggio di denunciare. Finora, però, non mi risulta che sia stato fatto. E allora – ha concluso Cialente- io a questo gioco al massacro non ci sto e non mi presto, soprattutto per difendere la mia Giunta ed id i nostri dipendenti”.

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