L’Aquila. Convegni e mobilitazioni per sospendere il progetto della Centrale a biomasse/video

Due diversi convegni che si terranno a L’Aquila il giorno 27  a Casa ONNA ore 15,30 e il giorno  28 settembre in Piazza Duomo ore 17 con a tema la centrale biomassa che dovrebbe sorgere in località Bazzano. Dal dibattito sembrano assenti le rappresentanze ufficiali di molti dei comitati cittadini che maggiormente si sono spesi […]

Due diversi convegni che si terranno a L’Aquila il giorno 27  a Casa ONNA ore 15,30 e il giorno  28 settembre in Piazza Duomo ore 17 con a tema la centrale biomassa che dovrebbe sorgere in località Bazzano.

Dal dibattito sembrano assenti le rappresentanze ufficiali di molti dei comitati cittadini che maggiormente si sono spesi anche per assicurare alla cittadinanza  la partecipazione alle scelte della ricostruzione cittadina.
Il problema della Centrale a Biomasse di Bazzano, oltre alle tante valide motivazioni che ora impongono quanto meno una sospensione per un esame approfondito sulla opportunità di utilizzare soldi pubblici per danneggiare la salute di tutti , merita attenzione dei cittadini anche per le modalità con cui il Comune de L’Aquila ha deciso, in data 4 maggio 2009, un mese dopo il terremoto, di aderire all’iniziativa, senza naturalmente consultare nessuno.
Un caso da manuale di come si creino danni quando si bypassa la partecipazione dei cittadini.
Ci sarà anche questo piccolo dettaglio sui danni da mancata partecipazione e in tal senso il Comitato Cittadini x Cittadini assicura la presenza ad entrambi i convegni.
Per il convegno del 28 sarà presente anche presente anche uno dei primi Sindaci anticamorra Francesco Barbato ( dal 1992 nel Nolano) oggi fortemente impegnato nel sostegno alle problematiche generali che  i comitati cittadini affrontano con difficoltà nelle varie città italiane e nella creazione di una rete nazionale di comitati civici.
Per il comitato cittadino, impedire l’insediamento di questa Centrale a Biomasse è ancora possibile se si crea un movimento di cittadini consapevoli che sa rappresentarsi unitariamente: chiedere per ora la massima informazione e chiarezza alle istituzioni è il dovere minimo di ogni cittadino attivo: in pericolo è la salute, l’ambiente, il futuro dei propri figli.
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