L’Aquila, MeSVA : Cifone interviene sul dibattito aziendale ASL

I rapporti convenzionali tra l’Università da una parte e le Regioni e le AA.SS.LL. dall’altra si sono sempre distinti per la presenza di confronto e discussione. A maggior ragione ciò è vero oggi, in una fase sociale in cui alla Sanità ed all’Università si chiedono sacrifici, così come accade per ogni altra istituzione pubblica della […]

I rapporti convenzionali tra l’Università da una parte e le Regioni e le AA.SS.LL. dall’altra si sono sempre distinti per la presenza di confronto e discussione. A maggior ragione ciò è vero oggi, in una fase sociale in cui alla Sanità ed all’Università si chiedono sacrifici, così come accade per ogni altra istituzione pubblica della nostra Nazione.
Il verificarsi di tali difficoltà oggettive, combinato con una fase delicata di confronto pre-elettorale che riguarda l’Ateneo, può creare un mix esplosivo in cui argomenti reali di riflessione e di dibattito si prestano talora ad essere artificiosamente strumentalizzati per fini non propriamente rispondenti alle esigenze dell’Università e del mondo sanitario.
Il dato di partenza è il nuovo atto aziendale trasmesso dal Direttore Generale della ASL AZ/SU/AQ, Dott. Silveri, al Rettore per le opportune valutazioni nel rispetto di quanto previsto dal Protocollo preliminare d’Intesa stipulato nell’ottobre scorso. La riduzione delle Unità Operative Complesse, così come impone la normativa vigente per assolvere alle richieste della spending review, può creare i presupposti di mancato sviluppo, di insoddisfazione, di recriminazione da parte di molteplici professionalità universitarie ed ospedaliere che si trovano a vivere una fase di ridimensionamento.
Chiunque anteponga il principio della responsabilità e dell’interesse collettivo all’affermazione, anche legittima, delle proprie aspirazioni, deve affrontare la difficoltà ad un livello diverso, contribuendo ad ottenere i più alti livelli di assistenza possibili. In altre parole, il sacrificio è richiesto a tutti, ma bisogna fare in modo che sia quanto più possibile equo, equilibrato nelle proporzioni, foriero di recupero futuro, reversibile nel momento in cui le condizioni economico-finanziarie saranno diverse da quelle odierne.
E’ questa la linea su cui si è mosso il Dipartimento Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente (MeSVA) che, con i suoi 239 componenti, costituisce l’articolazione più rappresentativa dell’intero Ateneo ed il Dipartimento guida per i Corsi dell’area medica e sanitaria. La nostra sollecitazione è stata quella di spostare il piano di discussione al livello Regionale che individuiamo come l’unica Istituzione che, per proprio fine costitutivo, ha la possibilità e perfino il dovere di salvaguardare il ruolo delle Università Abruzzesi nelle attività clinico-assistenziali.
Questa sollecitazione è stata raccolta dal Rettore di Orio che, in sinergia con il Rettore Di Ilio dell’Università di Chieti, ha richiesto un immediato confronto con il Presidente della Regione, Giovanni Chiodi. Indipendentemente dalle polemiche formali sulla convocazione di una commissione paritetica ufficialmente scaduta al momento stesso della unificazione della ASL dell’Aquila con quella di Avezzano/Sulmona, il nostro Dipartimento ha anche accolto, con la giusta tempestività, la richiesta proveniente dal Rettore per l’immediata attivazione della nuova Scuola di Medicina e Chirurgia che, ai sensi della Riforma Universitaria, sarà il vero organismo deputato alla gestione delle questioni assistenziali di area medico-sanitaria.

Maria Grazia Cifone
Direttrice del Dipartimento MeSVA

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