Puglia: è allarme SEU

In Puglia è scoppiata una vera e propria emergenza per la SEU, la sindrome emolitico-uremica, un’infezione da batterio escherichia coli. Da inizio agosto sono stati registrati 16 casi della malattia che hanno riguardato le provincie di Bari, Brindisi e Taranto. Proprio come spiega l’Assessore della Regione Puglia al Welfare, Elena Gentile “Si tratta di una […]

In Puglia è scoppiata una vera e propria emergenza per la SEU, la sindrome emolitico-uremica, un’infezione da batterio escherichia coli. Da inizio agosto sono stati registrati 16 casi della malattia che hanno riguardato le provincie di Bari, Brindisi e Taranto. Proprio come spiega l’Assessore della Regione Puglia al Welfare, Elena Gentile “Si tratta di una infezione intestinale che colpisce prevalentemente i bambini  e che si manifesta con diarrea spesso caratterizzata da presenza di sangue nelle feci, vomito e dolore addominale. Le cause dell’infezione sono in corso di accertamento da parte delle autorità sanitarie della Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità”.
“L’Assessorato regionale – continua  l’assessore tra l’altro medico pediatra,ndr- ha già rinforzato la sorveglianza epidemiologica locale sulle infezioni gastroenteriche e ha allertato le strutture sanitarie in modo da garantire una pronta risposta sul territorio.
“Nel frattempo, l’Istituto Superiore di Sanità ha allertato tutti i reparti italiani di nefrologia pediatrica al fine di individuare eventuali casi potenzialmente collegati all’episodio in altre regioni. Allo stesso scopo l’ISS ha inviato un’allerta al Centro Europeo per il controllo delle Malattie Infettive (ECDC).
“L’Assessorato raccomanda di rivolgersi alle strutture sanitarie in caso di diarrea caratterizzata da presenza di sangue nelle feci, soprattutto nei bambini nei primi anni di vita. E’ sempre importante il rispetto delle normali regole di igiene personale e alimentare come lavarsi le mani, pulire accuratamente frutta e verdura, conservare e cuocere correttamente gli alimenti.”
“Seguiremo con la massima attenzione l’evolversi della situazione nei prossimi giorni per fornire informazioni puntuali e tempestive alla popolazione.” conclude Elena Gentile.
Poiché la malattia è quasi certamente legata ad un fattore di inquinamento di acque e cibi, l’Osservatorio epidemiologico ha anche annunciato nei giorni scorsi che sono in corso esami di laboratorio sulla filiera alimentare, acque di balneazione e acqua contenuta in cisterne e pozzi.

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