Riforma della Rai: MoveOn Italia fa mettere al parlamentari “le carte in tavola”

Con il rinnovo del contratto di servizio 2013-15 e la scadenza della concessione di servizio pubblico nel 2016, torna alla ribalta la questione Rai, su cui incombono le nubi del caso greco e le dichiarazioni del ministro Saccomanni su una possibile privatizzazione. La riforma della governance, finora naufragata per l’irrisolto conflitto di interessi e la […]

Con il rinnovo del contratto di servizio 2013-15 e la scadenza della concessione di servizio pubblico nel 2016, torna alla ribalta la questione Rai, su cui incombono le nubi del caso greco e le dichiarazioni del ministro Saccomanni su una possibile privatizzazione. La riforma della governance, finora naufragata per l’irrisolto conflitto di interessi e la mancanza di una stringente normativa antitrust nel mercato delle telecomunicazioni, trova dunque un momento propizio per essere rilanciata e affrontata coinvolgendo tutti gli attori sociali.
Dal 2010 MoveOn Italia chiede assieme ad associazioni, movimenti e personalità della cultura e della politica che venga restituita “la Rai ai cittadini”, attraverso una partecipazione attiva di utenti e lavoratori alla governance del servizio pubblico, sottratto così alla lottizzazione e al controllo del governo. E’ tempo oggi di “mettere le carte in tavola”: questo l’invito di MoveOn Italia che ha convocato il Tavolo tecnico tra Associazioni e Parlamento per giovedì 14 novembre 2013, dalle 18 alle 20, presso la Sala Poli della Camera dei Deputati. Una sede “legislativa”, nel senso più ampio del termine, in cui il dibattito che ha finora animato il percorso del movimento cederà il passo a un vero e proprio confronto tecnico sui cinque punti della piattaforma elaborata da MoveOn, per verificare la possibilità che possano fornire l’impianto a una legge di riforma della Rai concordata tra il maggior numero di forze parlamentari.
Per questo al Tavolo, accanto al fondatore di MoveOn Italia Marco Quaranta e a Tana De Zulueta, “ambasciatrice” del movimento in Parlamento, siederanno i capigruppo in Commissione di Vigilanza di Partito Democratico (Vinicio Peluffo), Movimento 5 Stelle (Alberto Airola), Sinistra Ecologia e Libertà (Gennaro Migliore), Scelta Civica (Mario Marazziti*), Centro Democratico (Pino Pisicchio*), oltre ad esponenti di sindacati e associazioni che con MoveOn Italia hanno condiviso questo percorso riformatore: Federazione Nazionale della Stampa (Franco Siddi, Giovanni Rossi), Libera di Don Ciotti (Gabriella Stramaccioni), Libertà e Giustizia (Elisabetta Rubini), Forum Terzo Settore (Andrea Volterrani), Se Non Ora Quando-Libere (Licia Conte), Liberainformazione (Santo Della Volpe), Articolo 21 (Vincenzo Vita), UsigRai (Vittorio Di Trapani), IndigneRai (Riccardo Laganà), e altre organizzazioni sindacali e sociali.

Alla stesura dell’impianto legislativo contribuiranno anche alcuni “tecnici” di riconosciuta competenza: Roberto Zaccaria(costituzionalista, ex presidente Rai ed ex parlamentare), Renato Parascandolo (giornalista, già Presidente Rai Trade e Direttore Rai Educational), Nicola D’Angelo (giurista e magistrato, ex commissario Agcom), Sergio Bellucci (massmediologo e saggista), Arturo Di Corinto (giornalista, esperto Open Source e docente universitario), Giovanni Valentini (giornalista e scrittore, editorialista La Repubblica). Saranno presenti come uditori anche studenti a insegnanti partecipanti al concorso “Una nuova carta d’identità per la Rai”.

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