Siria, stragi nel Ramadan: appello a UNHCR

La Coalizione antigovernativa siriana  fa appello all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (UNHCR), Navi Pillay, per avviare immediatamente un’inchiesta sulle numerose stragi che hanno avuto luogo durante il mese sacro del Ramadan in Siria. Le forze di Assad hanno ucciso oltre 1700 persone in un solo mese. Tra le vite innocenti perse […]

La Coalizione antigovernativa siriana  fa appello all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (UNHCR), Navi Pillay, per avviare immediatamente un’inchiesta sulle numerose stragi che hanno avuto luogo durante il mese sacro del Ramadan in Siria. Le forze di Assad hanno ucciso oltre 1700 persone in un solo mese. Tra le vite innocenti perse sono più di 250 le persone uccise nei 20 massacri, completamente documentati durante il mese di Ramadan.

Secondo numerosi rapporti provenienti dalla Siria, Assad ha violato le leggi internazionali sui diritti umani e umanitari, ha commesso crimini contro l’umanità utilizzando missili balistici, gas tossici, velivoli ad ala fissa e armi chimiche. Inoltre, le forze di Assad hanno sommariamente giustiziato civili,  bruciate città, villaggi, scuole, ospedali, ricoveri, e luoghi di culto in tutta la Siria.

La Coalizione siriana rilascerà una relazione dettagliata sulle Mercoledì 6 agosto, sui crimini e massacri di Assad durante il mese sacro del Ramadan.

La Coalizione siriana conferma il pieno impegno del Consiglio Supremo Militare alle Convenzioni di Ginevra. In collaborazione con la Mezzaluna Rossa siriana, il Consiglio supremo militare serve civili e garantisce la loro sicurezza quando possibile. Più di recente, la SMC ha aiutato ad evacuare i feriti e rimuovere i cadaveri dopo gli attacchi a Khan Al Assal.

La Coalizione siriana ribadisce il suo pieno impegno a convenzioni internazionali, sottolineando che chi viola le leggi internazionali sui diritti umani devono essere assicurati alla giustizia indipendentemente da chi essi siano.

La Coalizione siriana esprime inoltre la propria disponibilità a collaborare con tutte le organizzazioni indipendenti per condurre indagini imparziali sui crimini di guerra commessi in tutta la Siria. Autori di tali crimini devono sapere che verrà il tempo in cui saranno ritenuti responsabili.

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