Winter Festival di Sarajevo, Alice Già donna, ancora bambina…

Un luogo internazionale dove alla follia della guerra si è contrapposta la pace dell’arte, il Winter Festival di Sarajevo, nato nel 1984 e mai interrottosi, neanche durante la guerra negli anni ’90, quest’anno ospita la compagnia aquilana di danza contemporanea “Gruppo e-Motion”. Il 10 marzo, la compagnia diretta dalla coreografa e danzatrice Francesca La Cava, […]

Un luogo internazionale dove alla follia della guerra si è contrapposta la pace dell’arte, il Winter Festival di Sarajevo, nato nel 1984 e mai interrottosi, neanche durante la guerra negli anni ’90, quest’anno ospita la compagnia aquilana di danza contemporanea “Gruppo e-Motion”. Il 10 marzo, la compagnia diretta dalla coreografa e danzatrice Francesca La Cava, sarà una delle realtà artistiche ospiti del Festival organizzato dall’ International Peace Center di Sarajevo.
La compagnia “Gruppo e-Motion” unica in Abruzzo riconosciuta destinataria dei contributi per la danza del Ministero per i Beni e le Attività culturali, è nata nel 2004 per volontà della coreografa Francesca La Cava, sarda di origine ma che ha scelto L’Aquila per continuare a esprimere la sua visione del mondo attraverso la danza. Dal 2009 al 2011 Francesca La Cava è stata presidente del “Comitato
Lo spettacolo portato a Sarejevo, presentato a L’Aquila nel dicembre 2011, prende spunto da Alice in Manicomio di Antonin Artaud ma anche dal videogioco American McGee’s e dal teatro dell’assurdo di Samuel Becket.
“Alice” di Francesca La Cava, diventata donna, è rimasta bambina, e si trova in uno stato catatonico. Mentre guarda i suoi pupazzi viene richiamata da uno di loro: il Bianconiglio.
Il curioso animale le viene in aiuto per giocare insieme la partita della sua vita. Alice manterrà, in una atmosfera noir, gli stessi aspetti del racconto Alice oltre lo specchio di Lewis Carroll: ambientazioni al limite dell’assurdo, giochi di parole, personaggi folli.
Alice affronta e denuncia con ironia alcuni dei mali sociali esaltando i caratteri dei vari personaggi che abitano il mondo della sua fantasia. Alice è un racconto che fa del nonsense il suo senso costruendo una rete intricata di significati tra personaggi tanto incredibili, ritraendo alcuni vizi del nostro mondo e rappresentando una carrellata di “casi clinici” che sono meno irrealistici di quanto potremmo pensare.
Sul palco, per lo spettacolo con regia e coreografia di Francesca La Cava, gli interpreti saranno la stessa La Cava e Teresa Agut Sarabia, Annalisa Celentano, Mariella Celia, Flaminio Galluzzo (assistente alla coreografia).
Sulla musica di Sergio Rendine e Arturo Annecchino, Amon Tobin, Alexander Balanescu, Lasha De Sela e Tom Waits, in “Alice” il segno coreografico è caratterizzato da una gestualità ampia ed espressiva frutto della contaminazione fra danza e teatro, sottratti gestualità e parola.
Le luci, di Stefano Pirandello, disegnano nello spazio sottolineando il minimalismo della scena che ospita come unici elementi degli specchi, luoghi di mutamenti e sorprese. I costumi di Chiara Defant in perfetta sintonia con la drammaturgia enfatizzano la follia dei personaggi conducendo lo spettatore in un atmosfera ovattata e irreale.

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