Asl l’Aquila-Avezzano-Sulmona, Gamal: “Mancano mediatori culturali in tutti gli ospedali”

“La miglior politica è l’onestà ed io rimango fedele alle mie idee: in tempi non sospetti il sottoscritto ha sempre dichiarato pubblicamente che in materia d’integrazione la sanità nostra ha troppe lacune se non in certi casi inesistenti tanto da mandare al manager Giancarlo Silveri in data 10 luglio 2041 (dopo consultazioni con le associazioni […]

gamal“La miglior politica è l’onestà ed io rimango fedele alle mie idee: in tempi non sospetti il sottoscritto ha sempre dichiarato pubblicamente che in materia d’integrazione la sanità nostra ha troppe lacune se non in certi casi inesistenti tanto da mandare al manager Giancarlo Silveri in data 10 luglio 2041 (dopo consultazioni con le associazioni straniere) in città una lettera aperta, invitata anche allea stampa, dove abbiamo segnalalo tutte le carenze , a nostro avviso , della realtà sanitaria della nostra provincia che conta ormai 22500 stranieri legalmente residente con l’aquila in prima fila con i suoi 5500 anime straniere: tutto confermato nella sbobinatura del mio discorso alla visita della quinta commissione al san salvatore” dichiara cosi cosi Gamal Bouchaib il consigliere straniero comune l’Aquila la realtà dei servizi sanitari alle asl

Ecco i punti critici, accolti anche dal manager in quella visita, della situazione ospedaliera segnalati nella mia lettera inviata al manager Silveri Giancarlo:

1-un sistema di indicazione dei reparti poco efficiente e anche poco funzionale visto che spesso si perde la bussola anche per gli italiani e si finisce per chiedere il luogo del reparto a qualche angelo col camice bianco ( si consiglia l’esempio Ospedale di Bologna un segnaletica anche in lingue ).

2- le comunità straniere non hanno la possibilità nemmeno di un mediatore culturale e o linguistico e questo pone un problema non solo organizzativo ma anche di natura di accompagnamento nella diagnosi ; (si consiglia la straordinaria esperienza di anni dell’ospedale di Udine )

3- l’assenza di un ufficio stranieri che fornisce le indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza sanitaria agli stranieri per rendere l’accesso alle cure, alle prestazioni e ai ricoveri da parte della popolazione immigrata adeguato e uniforme.( si consiglia buoni prassi l’esempio Marche )

4-Al sito dell’azienda sanitaria non c’è traccia per uno spazio per aiutare la comunità immigrata a avere più informazioni possibile cosi da evitare l’ingorgo agli sportelli direttamente negli ospedali .

5-Assenza di pubblicazioni in lingue per processi di formazione sulle vaccinazioni in infanzia e nelle adolescenze,la contraccezione , hpv, crescita e cura bimbi nel primo anno di vita ( si consiglia l’esempio Emilia Romagna )

6-Difficoltà dei neonati stranieri senza permesso di soggiorno ad avere un pediatra di base per il primo anno malgrado la legge Balduzzi 2012 e l’accordo stato-regioni .” continua il consigliere

Non smetterò di essere un uomo del sociale e della pratica quotidiana per dare un contributo effettivo alla mia città senza troppi scontri e cercando di dare soluzioni ma ad oggi e malgrado l’accoglimento del manager della mia richiesta di incontro non ho comunicazioni scritte sulla data dell’incontro malgrado la mia sollecitazione ieri “ conclude Gamal

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