L’Aquila: separazioni-divorzi, il Comune si adegua a legge

Su proposta dell’Assessore del Comune dell’Aquila,, Lelio De Santis, la Giunta comunale ha deliberato “l’istituzione del diritto fisso per gli accordi di separazione consensuale, richiesta congiunta di divorzio nonché modifica delle condizioni di separazione o di divorzio conclusi dinanzi all’Ufficiale dello Stato Civile”. Si tratta di un’importante novità, istituita dal Decreto Legge 12 settembre 2014, […]

divorzioSu proposta dell’Assessore del Comune dell’Aquila,, Lelio De Santis, la Giunta comunale ha deliberato “l’istituzione del diritto fisso per gli accordi di separazione consensuale, richiesta congiunta di divorzio nonché modifica delle condizioni di separazione o di divorzio conclusi dinanzi all’Ufficiale dello Stato Civile”.

Si tratta di un’importante novità, istituita dal Decreto Legge 12 settembre 2014, n.132 “Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile”, convertito con modificazioni della Legge 10 novembre 2014 n.162, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.261 del 10 novembre 2014.
“In particolare – ha dichiarato l’assessore De Santis – l’art. 12 del citato Decreto Legge, prevede ulteriori competenze a carico degli Uffici dello Stato Civile affinché i coniugi possano concludere, innanzi al Sindaco, quale Ufficiale dello Stato Civile del Comune di residenza di uno di loro o del Comune presso cui è iscritto o trascritto l’atto di matrimonio, un accordo di separazione personale ( ex art.3, primo comma, numero 2, lettera b, Legge primo dicembre 1970, n.898 ), un accordo di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio ( divorzio), nonché di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio, scegliendo – conclude l’assessore – se farsi o meno assistere da un avvocato.”
Unico costo a carico dei cittadini che decideranno di usufruire di tale diritto, che comunque non esclude di procedere per le vie tradizionali, è rappresentato dall’importo di 16,00€, in analogia all’imposta di bollo prevista ed applicata per le pubblicazioni del matrimonio.

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