Abruzzo, Pietrucci: “Gli amministratori locali devono aprirsi e comprendere globalmente le questioni contemporanee”. L’intervista integrale

LLe ultime elezioni amministrative, del 25 maggio scorso, hanno decretato la vittoria dello schieramento di centro sinistra in Abruzzo con relativa, bellissima, affermazione del consigliere espressione del Pd aquilano Pierpaolo Pietrucci. A lui è stata assegnata la delega di presidente della seconda Commissione ( Territorio, Ambiente, Infrastrutture) incarico che assolverà, seguendo il suo stile di […]

LpietrucciLe ultime elezioni amministrative, del 25 maggio scorso, hanno decretato la vittoria dello schieramento di centro sinistra in Abruzzo con relativa, bellissima, affermazione del consigliere espressione del Pd aquilano Pierpaolo Pietrucci. A lui è stata assegnata la delega di presidente della seconda Commissione ( Territorio, Ambiente, Infrastrutture) incarico che assolverà, seguendo il suo stile di persona dotata di onestà intellettuale, voglia di fare ed impegno al servizio del territorio partendo da quelle che sono le esigenze della popolazione. Tante le problematiche da affrontare, con decisione e coraggio, per dare risposte esaustive alla gente ed alla parte meno abbiente del tessuto sociale della Regione, che hanno riposto fiducia e speranza in lui e nel PD. Pierpaolo, è sentimento condiviso e diffuso, è uomo di giustizia un grande comunicatore impegnato a 360° ad affrontare le questioni più spinose partendo dal lavoro, dalla sanità, dalle aree interne e del Capoluogo di Regione ivi compresi i vari centri del cratere sismico che la precedente Giunta regionale ha completamente trascurato. In veste di consigliere regionale lo troviamo lo scorso 4 luglio a visitare il reparto di oncologia dell’ospedale S. Salvatore in seguito alla quale ha rilasciato la seguente dichiarazione: ” Sono indignato ed esterrefatto per le condizioni in cui tutto il personale medico e paramedico del reparto è costretto ad operare e per le condizioni dei pazienti”. L’ ho incontrato nella sede del Pd di via della Croce Rossa per un’intervista che mi ha gentilmente concesso con la cortesia e la gentilezza che gli sono congeniali.

On Pietrucci ci racconta il suo primo ingresso all’Emiciclo, tra speranza ed emozione, in qualità di consigliere regionale nella compagine politica, di centro sinistra, uscita vittoriosa dalle consultazioni elettorali dello scorso 25 maggio.

La sensazione provata il giorno in cui ufficialmente si è insediata la X Legislatura è stata fortissima ed estremamente tangibile. Al di là dalle emozioni da “prima volta”, però, quello che sentivo era la responsabilità di fare quello che avevo dichiarato durante la campagna elettorale e che si è delineato nel corso di tutta la mia esperienza politica. A un mese dall’inizio dei lavori, posso dire che mi sono incamminato nella giusta direzione, ascoltando le persone e i problemi comuni e proponendo una visione aperta delle vicende politiche.

 I tre primi provvedimenti di Giunta, presi lo scorso 9 luglio quali: l’aggiornamento del prezziario regionale delle opere edili, la zonizzazioni sulla compatibilità degli aiuti di Stato, e la priorità delle infrastrutture strategiche della Regione,vanno nella giusta direzione declamati a gran voce dalla gente Continuerete con lo stesso spirito di coesione ed unità su questa strada in difesa del territorio regionale e delle condizioni di vita della sua gente .

Era quanto stabilito nel patto con i cittadini ed è quanto stiamo facendo. Per quanto riguarda il nostro territorio, per esempio, abbiamo avuto proprio qualche giorno fa un incontro con i cittadini di Onna, San Gregorio, le associazioni che si occupano del territorio, e i sindaci dei Comuni interessati oltre al consigliere D’Alessandro per Barisciano, per ascoltare la loro proposta di modifica del terzo lotto della Variante sud che dovrà collegare la statale 17 proveniente da Bussi e Pescara fino allo svincolo di L’Aquila Est. E’ stata proposta dai cittadini ai massimi vertici dell’ANAS, alla presenza di Luciano D’Alfonso e Giovanni Lolli, al Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, a Stefania Pezzopane. Un incontro simile, con un passaggio e uno scambio serrato di informazioni e impegni istituzionali, non era mai stato fatto prima. Credo che potrà continuare così, mi impegno perché continui così.

Un grande filosofo tedesco,Hans Georg Gadamer,sosteva: la cultura è l’unico bene che diviso per molti invece che diminuire aumenta”. Cosa può e deve fare la Regione per favorire la crescita culturale che è poi crescita civile e sociale volta ad acquisire conoscenze e nuove strategie finalizzate al bene comune.

Io penso che la politica debba riacquistare il suo ruolo di orientamento pragmatico delle esigenze delle persone. In termini più ampiamente culturali, questo deve necessariamente significare che l’atteggiamento intellettuale degli amministratori locali si deve aprire, deve comprendere globalmente le grandi questioni contemporanee, deve uscire dai beceri localismi ogni volta che è possibile e deve confrontarsi. Senza paletti culturali si comprende meglio anche il proprio territorio, quello di provenienza, quello per cui ci si è messi in gioco.

Come crede si debba muovere la Regione in difesa delle aree interne, soprattutto quelle montane, mortificate dalla precedente politica regionale, per evitare il decremento demografico e le impossibili condizioni di vita degli anziani rimasti soprattutto l’inverno quando neve e ghiaccio la fanno da padroni?

Potenziamento delle infrastrutture, viabilità e facilitazione di accesso, reti di comunicazione funzionali ai collegamenti fra Abruzzo interno, sconosciuto ai più e ricchissimo di potenziale e aree costiere, maggiormente vocate, anche solo per conformazione geomorfologica alle aperture e agli scambi. Sono queste le formule in cui credo. È importantissimo il mantenimento dei presidi sociali, delle scuole, delle guardie mediche, degli uffici postali. Le aree interne, gioielli di tradizione, bellezza paesaggistica, patrimonio ambientale ed enogastronomico insistono prevalentemente nelle aree protette. E allora i Parchi Nazionali devono essere sostenuti nelle loro azioni di potenziamento di sviluppo e non di limitazione di azioni, per essere una risorsa efficace e per creare economie.

A proposito dei manufatti del post terremoto, le famose casette, costruite in quasi tutti i paesi del cratere sismico, che hanno rappresentato un ricovero per tante famiglie, come crede si debba muovere la Regione per dare una risposta equa in grado di salvaguardare le esigenze dell’ambiente, del territorio e di tanta povera gente.

La questione delle “casette”, come si definisce nel linguaggio corrente, è una questione spinosa non interamente conosciuta, nei suoi aspetti normativi, dalla maggior parte della popolazione. Io mi opporrò sempre a chi vuole trattare il tema a scopi politico-elettorali, facendo terrorismo e non dando risposte alle persone. Intanto va chiarito che solo un condono del governo nazionale potrebbe intervenire per modificare l’assetto attuale. Certamente non possono restare in piedi gli artefatti costruiti sui terreni alluvionali, o dove non siano espressamente previsti o dove sia evidente pericolo per la sicurezza stessa degli abitanti. Altre situazioni dovranno essere rapportate necessariamente ad ogni specifica localizzazione, ed è preciso dovere della Regione affiancare il Comune dell’Aquila per studiare attentamente ogni singolo caso.
 

Come pensa debba intervenire per affrontare lo spinoso ed annoso problema dell’occupazione giovanile e di tanti padri e madri di famiglia in cassa integrazione da illo tempore che non vedono nella di positivo all’orizzonte e pensano di lasciare per sempre l’Abruzzo?

Durante la campagna elettorale, fra i temi che ho sottoposto ai cittadini, c’è stato da parte mia un forte richiamo al programma europeo Garanzia Giovani, millantato dal precedente governatore come cosa fatta e che invece all’epoca vedeva la Regione Abruzzo in grave ritardo attuativo. È notizia di oggi che la giunta del Presidente D’Alfonso ha impresso una veloce sterzata al programma, disponendo l’attuazione del Piano Regionale e sbloccando di fatto i 31 milioni di euro destinati ai giovani abruzzesi disoccupati in età compresa fra i 15 e i 29 anni. Penso alla formazione dei giovani e alla sollecitazione che deve loro derivare da politiche di sviluppo attente, per inventare nuove forme di impresa che debbono essere coadiuvate dalla Regione, oltre che da tutti i livelli di amministrazione locale. Non sono questioni semplici da gestire e c’è bisogno di un discreto margine di tempo per realizzarle. Ma ad oggi, questa è una delle mie priorità.

Quale ruolo dovrebbe svolgere la Regione nella ricostruzione delle case, del tessuto socio-economico del Capoluogo, dei centri del cratere e come crede si debba affrontare il problema delle infiltrazioni mafiose anche alla luce della recente inchiesta che ha coinvolto oltre ai casalesi, i costruttori aquilani ed alti dirigenti della Sopraintendenza ai beni artistici e monumentali?

Potrà sembrare una banalità, ma al di là delle parole altisonanti, io dico: applichiamo e facciamo rispettare le leggi, dove ci sono. Usiamo le competenze professionali e non affidiamoci al caso, pensiamo alla valorizzazione di quanto esiste a livello normativo, usciamo dalla logica del favore ed entriamo in quello della trasparenza e del rigore. Concordo con quanti affermano che purtroppo all’Aquila c’è stata una sottovalutazione del rischio mafie e penso al necessario potenziamento delle strutture e delle autorità di controllo, per consentire azioni di monitoraggio programmate, coordinate e tempestive.

 Dopo i tanti scandali che hanno sconvolto la vita della Regione, è finalmente giunta una ventata di aria nuova davvero un impegno prioritario affinché l’Ente Locale più importante sia la casa della trasparenza e della legalità, cosa ci dice a questo proposito?

È quanto ci chiedono le persone che ci hanno eletto. So che è una responsabilità condivisa e fortemente sentita anche dai vertici della Regione Abruzzo; insomma, la squadra c’è, farà sentire la sua voce.

In conclusione d’intervista che messaggio si sente di inviare ai tanti abruzzesi in Italia e nel mondo.

Dovranno poter tornare nella loro Regione di origine e trovare un territorio nuovo, di inediti servizi funzionali e moderni e di intelligenze al loro servizio. Ci stiamo impegnando per questo. Grazie, buon lavoro, On. Pietrucci.

Nando Giammarino

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