Allerta focolaio aviaria

Il Ministero della salute ha comunicato che è in corso di valutazione la deroga all’abbattimento a favore di alcuni volatili ornamentali detenuti in azienda, appartenenti a razze o specie rare.In tal senso in data 24 giugno 2014 il Centro di referenza Nazionale per l’Influenza Aviaria ha comunicato il rilevamento di positività in PCR per virus […]

aviariaIl Ministero della salute ha comunicato che è in corso di valutazione la deroga all’abbattimento a favore di alcuni volatili ornamentali detenuti in azienda, appartenenti a razze o specie rare.In tal senso in data 24 giugno 2014 il Centro di referenza Nazionale per l’Influenza Aviaria ha comunicato il rilevamento di positività in PCR per virus influenzale a bassa patogenicità, sottotipo H7N1, su campioni prelevati in un allevamento di svezzamento multi specie sito nel Comune di Conselice, provincia di Ravenna, costituito da circa 1549 volatili appartenenti a diverse specie (broiler 400, oche 69, faraone 100, tacchini 50, anatre 700, colombi 180, fagiani 10. La positività virologica è stata riscontrata su campionamenti effettuati ai sensi del Piano nazionale di sorveglianza per l’influenza aviaria.L’azienda è stata posta sotto vincolo sanitario e, in data 25 giugno 2014, sono state avviate le operazioni di abbattimento e distruzione secondo quanto previsto dal decreto legislativo gennaio 2010, n.9 recante attuazione della Direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l’influenza aviaria.La Direzione Generale della Sanità Animale dei Farmaci Veterinari ha reso noto che è in corso di valutazione la possibilità di concedere la deroga all’abbattimento ai sensi dell’articolo 40 del suddetto  decreto legislativo a favore di alcuni volatili ornamentali detenuti in azienda, i quali potrebbero risultare appartenenti a razze o specie rare.Nella zona di restrizione del raggio di 1 km dall’azienda sede di focolaio, non sono presenti ulteriori allevamenti avicoli tuttavia, a seguito delle indagini epidemiologiche ancora in corso, è emersa l’esistenza di un ulteriore allevamento riconducibile alla stessa proprietà di quello sede di focolaio. In ultimo, Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, segnala, peraltro che a seguito di tale allerta, tale allevamento, sito nel comune di Massa Lombarda, provincia di Ravenna, a 9,1 km di distanza dal focolaio, pur risultando negativo ad un campionamento effettuato in data 23 giugno 2014 è attualmente oggetto di ulteriori valutazioni circa la possibilità di procedere all’abbattimento dei circa 1000 capi di pollame ivi detenuti, in quanto strettamente collegata dal punto di vista funzionale all’allevamento sede di focolaio.

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