Arriva il pomodoro etico, siglato protocollo

È stato firmato oggi, 24 Luglio 2014, a Roma da Anicav e Aiipa con Fai, Flai e Uila, un importante protocollo per la promozione della responsabilità etica e sociale nella filiera del conserviero – pomodoro. L’accordo, sottoscritto dai presidenti di Anicav e Aiipa e dai rappresentanti di Fai Flai Uila, rappresenta un notevole passo in […]

pomodoro
È stato firmato oggi, 24 Luglio 2014, a Roma da Anicav e Aiipa con Fai, Flai e Uila, un importante protocollo per la promozione della responsabilità etica e sociale nella filiera del conserviero – pomodoro. L’accordo, sottoscritto dai presidenti di Anicav e Aiipa e dai rappresentanti di Fai Flai Uila, rappresenta un notevole passo in avanti in merito alla prevenzione dell’illegalità ed alla promozione di buone pratiche, ponendo particolare attenzione alla qualità del lavoro e dei processi produttivi, alla valorizzazione delle risorse umane ed al rispetto dei diritti umani in una filiera strategica per l’economia italiana, come quella appunto delle conserve industriali ed in particolare del pomodoro. Le esportazioni di conserve di pomodoro, infatti, nonostante la diminuzione dei volumi prodotti, continuano a crescere (+5,6% nel 2013 rispetto al 2012), per questo le parti hanno ritenuto necessario concordare provvedimenti – come appunto l’intesa firmata oggi – che possano consolidare la posizione di mercato sullo scenario internazionale, garantire trasparenza e legalità dell’intera filiera promuovendo la responsabilità sociale e rafforzando il sistema di relazioni industriali. In questi anni ed in più occasioni i sindacati hanno denunciato la presenza all’interno della filiera di fenomeni distorsivi e degenerativi, legati soprattutto alla fase di raccolta agricola del prodotto, quali il caporalato e il mancato rispetto delle norme previste dai CCNL. L’intesa sottoscritta oggi, rappresenta dunque un passo importante per assicurare il pieno rispetto delle leggi e dei contratti, confermando così l’impegno di Fai Flai UIla, concretizzatosi recentemente con la proposta relativa all’istituzione di una Rete per il lavoro agricolo di qualità, recepita nel Decreto Legge 91/2014, teso a garantire eticità, legalità e trasparenza all’intera filiera. Il rispetto dei diritti dei lavoratori, l’applicazione dei contratti sottoscritti e il rispetto della legalità sono infatti elementi essenziali per rafforzare la filiera e devono diventare punti qualificanti dell’economia di settore. L’intesa prevede: l’attivazione di un confronto con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali al fine di programmare un’azione incisiva di contrasto al lavoro irregolare e all’illegalità nel settore; l’attivazione di tavoli specifici presso le Prefetture dei territori maggiormente esposti al fenomeno del caporalato, con l’obiettivo di rafforzare i servizi ispettivi e intervenire tempestivamente in caso di illegalità nella gestione del mercato del lavoro; il contrasto all’applicazione di CCNL che possano generare distorsioni e dumping contrattuali; l’attivazione della contrattazione integrativa territoriale o d’azienda; un monitoraggio semestrale congiunto sulla regolarità di eventuali esternalizzazioni attraverso appalti a imprese estranee alle sottoscriventi. Fai Flai Uila esprimono, quindi, unanime soddisfazione per il risultato raggiunto, considerandolo un primo importante passo verso l’inizio di una nuova stagione negoziale sui temi della trasparenza, dell’eticità e della legalità delle nostre produzioni agroalimentari.

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