Cellulite: in Italia otto donne su dieci lamentano questo problema. Ecco le terapie

L’inestetismo più combattuto è la cellulite: in Italia 8 donne su dieci, di qualsiasi età e gravità, hanno lamentato questo problema, che può essere affrontato con buoni risultati: più è precoce lo stadio dei quattro stadi della cellulite, con quattro livelli di gravità, più è facile poterla affrontare. Gli interessi generazionali sono diversi.  Se n’è […]

cellulite-localizzataL’inestetismo più combattuto è la cellulite: in Italia 8 donne su dieci, di qualsiasi età e gravità, hanno lamentato questo problema, che può essere affrontato con buoni risultati: più è precoce lo stadio dei quattro stadi della cellulite, con quattro livelli di gravità, più è facile poterla affrontare. Gli interessi generazionali sono diversi.

 Se n’è  discusso a Firenze nel prestigioso Palazzo dei Congressi, durante la seconda edizione dell’AMPIC, Aesthetic Medicine Practical International Congress. Il congresso, organizzato dalla dott.ssa Maria Albini e dalla dott.ssa Cinzia Forestiero, è stato presieduto dal Prof. Giovanni B. Agus, Presidente d’Onore del Collegio Italiano di Flebologia. All’appuntamento hanno partecipato molti specialisti anche dall’estero, soprattutto dalla Russia e dalla Gran Bretagna. “Quest’anno – ha spiegato  il Prof. Agus – honoring country sarà la Russia, che vede una grande crescita della medicina estetica e presenta molte novità interessanti aprendosi ad un fattivo confronto con la tradizione italiana di medicina estetica”.     

 “La chiave principale di questo congresso è l’interdisciplinarietà, perché sono presenti approfondimenti da parte degli specialisti per diversi settori: dalla posturologia all’odontoiatria, dalla flebologia sino all’anti-aging – ha spiegato la dott.ssa Cinzia Forestiero – una delle promotrici del Congresso – La medicina estetica, infatti, è scienza multidisciplinare: tutte le discipline sono complementari, tutte importanti in una valutazione complessiva. Occorre riflettere anche sulla totale confusione nella comprensione tra medicina estetica e la chirurgia estetica: la prima si occupa di prevenzione e cura, l’altra implica un vero e proprio intervento chirurgico, con una maggiore invasività. Ma la medicina estetica non deve essere confusa neanche con l’estetica”.

L’inestetismo più combattuto è la cellulite – ha spiegato la dott.ssa Maria Albini – in Italia 8 donne su dieci, di qualsiasi età e gravità, hanno lamentato questo problema, che può essere affrontato con buoni risultati: più è precoce lo stadio dei quattro stadi della cellulite, con quattro livelli di gravità, più è facile poterla affrontare. Gli interessi generazionali sono diversi. Aumentano le ragazze minorenni che intervengono per combattere la cellulite: la fascia d’età più interessata tra i 17 anni e i 25 anni. Le persone adulte ed anziane non richiedono più supporto per combattere la cellulite, perché ormai ne hanno accettata la presenza, ma puntano a correggere problemi di rilassamento muscolare o cutaneo”.

Sappiamo bene che la cellulite è un accumulo di grasso, localizzato soprattutto negli arti inferiori, caviglia e fianchi, oppure le sporgenze dell’osso del bacino talvolta molto pronunciato. Importante il ruolo della circolazione distrettuale, microcircoli e capillari, che favorisce la prevenzione e la cura della cellulite. Secondo le ultime teorie, ancora non confermate, si potrebbe agire direttamente sull’adipocita, ossia la cellula più piccola del grasso, la cui azione provocherebbe questa situazione. Se ciò fosse possibile, bisognerà puntate tutto su dei farmaci appositi per contrastare questa patologia. Vale la pena sottolineare e fare nostro un appello per uno stile di vita corretto deve essere comunque la prima scelta: l’intervento deve essere considerato una scelta ultima, una volta escluse tutte le opzioni precedenti.

 “La terapia più valida è la mesoterapia, ossia l’infiltrazione di sostanze medicamentose direttamente sull’area cellulitica – ha spiegato  il Prof. Giovanni B. Agus Questa tecnica, che ha quasi quarant’anni, è ancora valida con l’innovazione di cocktail con sostante antiossidanti, vitamine e minerali, che provocano un miglioramento. Valide e molto frequenti anche la laser lipolisi e la liposuzione, anche se la chirurgia ha oggi meno spazio che in passato, prediligendo metodi meno invasivi. Metodiche che non hanno ottenuto buoni risultati in sede di studio, invece, sono la carbossiterapia o la ozonoterapia”.

Il problema dei capillari interessa il  60% della popolazione femminile italiana. Per quanto riguarda la cellulite, invece, le fasce d’età più colpite sono quelle tra gravidanza e menopausa, ossia quelle della fertilità, in quanto a contribuire nella dimensione del grasso c’è anche la presenza degli ormoni. Non esiste solo un tipo di cellulite, ma se ne riconoscono una ventina di tipi: per capire come agire sarebbe opportuno indagare esattamente sulla tipologia di cellulite che possiede.

Una delle maggiori confusioni – ha proseguito il Prof. Agusè quella riguardante il lipoedema, che appare come una forma di cellulite ma non lo è. Chi ha il lipoedema ha le gambe cosiddette “ a colonna” ma questo disturbo cronico colpisce sin dall’età più giovane: se una donna ne è affetta, occorre intervenire subito prima che diventi grave. Il 7-8% delle persone ne è interessata, generalmente senza sapere di esserlo. Se da piccoli è poco osservabile, da grandi si confonde quasi sempre con la cellulite. Questi soggetti dovrebbero fare un’analisi posturale per capire se abbiano un appoggio corretto: a volte basta un buon plantare per risolvere il problema, ma occorrerebbe esserne coscienti, perché pochi medici si occupano di posturologia. La causa principale del lipoedema è la postura, che interessa il 25% di chi ne è affetto. Per risolvere il problema, occorre imparare a camminare correttamente, sia per risvolti estetici che per questioni di salute. Il movimento delle braccia è importante nella gestione della postura: la sua assenza potrebbe altresì causare problemi”. La medicina estetica registra picchi di crescita anche in questi anni di crisi economica. Donne e uomini si affidano sempre di più a professionisti del settore per migliorare il proprio aspetto. Con un occhio alla correzione e uno alla prevenzione. L’economia stenta a riprendersi, ma gli italiani sembra che cerchino di combatterla curando di più il proprio aspetto. Se fino a pochi anni fa infatti andavano per la maggiore i trattamenti di correzione delle rughe, ora si pensa alla prevenzione delle stesse e si preferisce la naturalezza del volto rispetto alla correzione a qualsiasi costo.

 

Il Congresso punta l’attenzione sulle novità che riguardano il ringiovanimento del volto: se trattamenti quali filler e botulino conservano le loro posizioni, in grande aumento quest’anno sono i trattamenti di medicina estetica rigenerativa con plasma arricchito di piastrine e con cellule staminali adulte, che danno una biostimolazione particolarmente efficace e assolutamente sicura. Un’altra novità che sta dando ottimi risultati sono i fili biorivitalizzanti, soprattutto per la ridefinizione del profilo mandibolare e per il collo. I risultati di queste tecniche sono naturali e piacciono sia alle donne che agli uomini, che già da tempo ormai si sono avvicinati alla cosmesi e alla medicina estetica. Cautela crescente invece verso la chirurgia.

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