L’Aquila, rifiuti abbandonati: i cittadini chiedono intervento delle autorità

Continuano a susseguirsi le segnalazione di numerosi cittadini sui rifiuti abbandonati per strada a L’Aquila. All’altezza del tornante della strada che conduce al convento di San Giuliano “ignoti” hanno scaricato pannelli e sportelli di mobili nonché alcuni calcinacci probabilmente derivanti da lavori di ristrutturazione. Nonostante le giornate ecologiche organizzate periodicamente nel territorio comunale e nonostante […]

San Giuliano-1 (1)Continuano a susseguirsi le segnalazione di numerosi cittadini sui rifiuti abbandonati per strada a L’Aquila. All’altezza del tornante della strada che conduce al convento di San Giuliano “ignoti” hanno scaricato pannelli e sportelli di mobili nonché alcuni calcinacci probabilmente derivanti da lavori di ristrutturazione.
Nonostante le giornate ecologiche organizzate periodicamente nel territorio comunale e nonostante la possibilità di poter conferire in altri modi più civili i rifiuti ingombranti purtroppo c’è ancora chi continua a considerare gli spazi comuni come pattumiere a cielo aperto dove abbandonare un po’ di tutto.

Nel quartiere di Santa Barbara, invece, altri cittadini ci segnalano preoccupati la presenza di numerosi camini in eternit su un palazzo in via Paolucci in procinto di essere demolito: l’edificio è sul lato destro percorrendo in auto il primo tratto di via Paolucci. Nello stesso quartiere, nelle vie interne dove alcuni palazzi sono stati già abbattuti, altri sono in procinto di esserlo e altri ancora sono stati ricostruiti e riabitati, la situazione di “discarica a cielo aperto” è particolarmente preoccupante. Un cittadino ci ha segnalato di aver contattato l’ASM ma che la loro risposta è stata che “non è di loro competenza, dovendo essere le ditte che stanno demolendo ad occuparsene” Ma in tutta questa situazione è la salute dei cittadini che potrebbe essere a rischio e giustamente chiedono rassicurazioni alle autorità competenti in primis sulla rimozione dell’eternit prima della demolizione degli immobili, e poi per un maggior controllo del territorio.

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