Luigi De Magistris non è più Sindaco di Napoli

Dalle ore 10 di questa mattina, Luigi De Magistris non è più Sindaco di Napoli. L’atto che lo sospende dalla carica, annunciato ieri dal ministro dell’Interno Angelino Alfano rispondendo all’ultima interrogazione del giorno, quella del deputato di Fi Paolo Russo e firmato in serata dal prefetto del capoluogo campano, Francesco Musolino, è stato poi trasmesso al presidente del […]

Il parlamentare europeo dell'Idv, Luigi de Magistris, ospite della trasmissione di Sky Tg24 'Un caff con'Dalle ore 10 di questa mattina, Luigi De Magistris non è più Sindaco di Napoli. L’atto che lo sospende dalla carica, annunciato ieri dal ministro dell’Interno Angelino Alfano rispondendo all’ultima interrogazione del giorno, quella del deputato di Fi Paolo Russo e firmato in serata dal prefetto del capoluogo campano, Francesco Musolino, è stato poi trasmesso al presidente del Consiglio comunale,Raimondo Pasquino, che lo ha poi notificato, stamani all’ormai ex primo cittadino facendo così scattare l’attuazione concreta del provvedimento. Le funzioni di Sindaco, per effetto della sospensione, passano con effetto immediato al vicesindaco Tommaso Sodano. Da oggi,
sentenza prefetto sospensione musolinoDe Magistris non potrà più partecipare alle riunioni di Giunta e sopratutto non potrà più firmare le delibere, le ordinanze ed ogni atto amministrativo. Il tutto, per l’intera durata della sospensione, non è indicata nell’atto firmato dal Prefetto e notificato a Palazzo San Giacomo. A ricordarlo è lo stesso presidente del Consiglio Comunale Pasquino: “Nell’atto si fa riferimento alla legge Severino, che come è noto prevede una sospensione massima di 18 mesi, ma non ci sono indicazioni sulla durata della misura nel caso specifico”. Una sospensione dovuta alla condanna emessa il 24 settembre scorso dal tribunale di Roma che infligge a De Magistris il reato di concorso in abuso d’ufficio insieme al consulente informatico Gioacchino Genchi. Per entrambi la pena è stata di un anno e tre mesi (sospesa e con la non menzione) per aver acquisito, quando De Magistris era pm a Catanzaro, i tabulati telefonici di alcuni parlamentari (Romano Prodi, Francesco Rutelli, Antonio Gentile, Clemente Mastella, Giancarlo Pittelli,Marco Minniti e Sandro Gozi)  senza la necessaria autorizzazione da parte delle Camere. La sentenza prevede l’interdizione dai pubblici uffici per un anno, ma questa sanzione accessoria scatta solo quando la sentenza diventa definitiva. Non così per la Legge Severino, che non viene considerata una norma penale, seppur derivante da una condanna penale. Adesso a De Magistris, non rimane che rivolgersi al Tar e, in quella sede, tentare di far sollevare una questione di legittimità costituzionale della Legge Severino davanti alla Consulta.

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