Ricostruzione: Pezzopane, il territorio può contare su di me

“Lunedì prossimo ci sarò, in prima fila, alla riunione convocata dal coordinatore dei sindaci del cratere, come ho sempre fatto, quando si è trattato di ricostruzione dell’Aquila e del cratere”.  Lo afferma la senatrice  Stefania Pezzopane, in risposta all’appello lanciato da Emilio Nusca. “Come Emilio ben sa, a Roma hanno potuto contare su di me […]

pezzopane“Lunedì prossimo ci sarò, in prima fila, alla riunione convocata dal coordinatore dei sindaci del cratere, come ho sempre fatto, quando si è trattato di ricostruzione dell’Aquila e del cratere”.  Lo afferma la senatrice  Stefania Pezzopane, in risposta all’appello lanciato da Emilio Nusca.

“Come Emilio ben sa, a Roma hanno potuto contare su di me in passato, per diverse battaglie. Il miliardo e duecento milioni, ottenuto con emendamenti nel decreto emergenze per la ricostruzione del cratere; i 600 milioni del Patto di stabilità; i provvedimenti legati ai precari dei comuni impegnati nella ricostruzione; l’esclusione dal Patto di stabilità dei fondi per gli investimenti, oltre 30 milioni per salvare i bilanci dei comuni. Non ultima la battaglia vinta per i 250 milioni previsti nel DL Sblocca Cantieri. Tutti risultati ottenuti grazie al tandem con Giovanni Legnini, che supportava i miei emendamenti in Senato, con il parere positivo del governo. Un bel lavoro, che ora va rafforzato.

Il territorio potrà continuare a contare su di me, anche per le battaglie future, che ancora ci attendono- prosegue la senatrice- I nodi ancora da sciogliere li conosciamo bene, certezza sui fondi, trasparenza delle procedure, maggiori controlli per evitare infiltrazioni criminose. Tutte questioni che vanno affrontate nella Legge sulla ricostruzione, che va rilanciata, uscendo dai tecnicismi, anche con il supporto e l’interesse della Regione.

E poi c’è l’emergenza del progetto CASE, con i crolli dei balconi e il sequestro di un’intera piastra, che non sono certo imputabili ad una carenza di manutenzione. Il Comune dell’Aquila non può essere lasciato a se stesso ad affrontare una criticità provocata da materiali scadenti e difetti di costruzione. La Protezione Civile non può certo tirarsi indietro trincerandosi dietro l’alibi della cessazione dello stato d’emergenza. A tutti  gli effetti è la Protezione Civile la stazione appaltante del progetto CASE e MAP e in qualche modo dovrà collaborare per far emergere le responsabilità.

A tutto ciò si aggiunge la necessità di individuare tasselli importanti della governance, lasciati vuoti, il sostituto di Aielli all’USRA e un nuovo Sottosegretario alla ricostruzione.

Sono tutte battaglie che dobbiamo affrontare insieme, non in maniera sparpagliata, altrimenti rischiamo di fallire su tutti i fronti.

Sono battaglie su cui va fatta massa critica, è l’intero territorio che deve reagire. Non accontentiamoci dei risultati già ottenuti, ma pretendiamo di più. Lo dobbiamo alla nostra gente”.

Foto: Manuel Romano-NurPhoto

 

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