Rischio sismico: Abruzzo Civico, necessario rivedere legge 28/2011

Puntualizzare alcune indeterminatezze che hanno reso e rendono difficoltosa la effettiva applicazione della Legge 28/2011 che disciplina la riduzione del rischio sismico e le modalita’ di vigilanza e controllo su opere e costruzioni sismiche, per snellire e salvaguardare le procedure attuative dei Piani regolatori vigenti. Questo l’obiettivo che si impongono di raggiungere le modifiche e […]

6 Aprile 2009: L'Aquila 4 anni dopoPuntualizzare alcune indeterminatezze che hanno reso e rendono difficoltosa la effettiva applicazione della Legge 28/2011 che disciplina la riduzione del rischio sismico e le modalita’ di vigilanza e controllo su opere e costruzioni sismiche, per snellire e salvaguardare le procedure attuative dei Piani regolatori vigenti. Questo l’obiettivo che si impongono di raggiungere le modifiche e le integrazioni proposte dai consiglieri di Abruzzo Civico Andrea Gerosolimo e Mario Olivieri alla legge regionale. Grazie a questo progetto di legge sulla micronizzazione sismica – affermano i due esponenti politici in una nota – si potranno chiarire alcuni aspetti urbanistici da cui dipendono inevitabilmente anche le problematiche su scala edilizio/economica del territorio regionale. L’iniziativa, assunta sotto la spinta di numerosi professionisti, vuole puntualizzare come, senza le necessarie integrazioni, la legge, influenzata dalla carta delle “microaree a comportamento simico omogeneo”, provocherebbe la totale stagnazione del settore edile, gravato di ulteriori inutili appesantimenti duplicativi di procedure gia’ completate in un gia’ gravissimo momento della economia regionale, in generale, e in particolare del settore delle costruzioni. Per questo – spiegano Gerosolimo e Olivieri – l’idea che si vuole concretizzare e’ di limitare la valenza coercitiva dell’adozione della Carta, mantenendo inalterata la procedura cautelativa, ma limitandola alle sole eventuali aree in cui fossero evidenziate problematiche o criticita’ cosiddette di non coerenza. Resterebbero, pero’, inalterate tutte le rimanenti procedure pianificatorie di dettaglio (Piani particolareggiati o di lottizzazione e relative varianti) e/o edilizie che riguardano zone in cui non sono state evidenziate criticita’. In questo modo sara’ garantita la salvaguardia dei P.R.G. vigenti dotati del parere di cui all’art.89 del d.p.r. 380/2011, concludono i due consioglieri regionali di Abruzzo Civico.

Foto: Manuel Romano-NurPhoto.com

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