Somalia, il ruolo dell’Italia nel processo di pacificazione

A margine della 69esima assemblea generale dell’Onu, è in svolgimento un summit sulla Somalia che si propone di valutare i progressi compiuti nella stabilizzazione e riconciliazione del paese rispetto agli obiettivi identificati dalle stesse autorità somale nel programma governativo ”Vision 2016”: l’adozione di una Costituzione federale entro il 2015 e lo svolgimento di elezioni parlamentari e presidenziali […]

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A margine della 69esima assemblea generale dell’Onu, è in svolgimento un summit sulla Somalia che si propone di valutare i progressi compiuti nella stabilizzazione e riconciliazione del paese rispetto agli obiettivi identificati dalle stesse autorità somale nel programma governativo ”Vision 2016”: l’adozione di una Costituzione federale entro il 2015 e lo svolgimento di elezioni parlamentari e presidenziali entro il 2016.

Il vertice è anche un’occasione per uno scambio di vedute sulle sfide e le problematiche ancora aperte e per identificare i settori prioritari nei quali concentrare il supporto internazionale al processo in corso, anche in vista della prima riunione ministeriale dell’High Level Partnership Forum sulla Somalia del prossimo novembre a Copenaghen.

L’Italia partecipa attivamente ai meccanismi di coordinamento internazionali preposti al supporto delle priorità politiche per la stabilizzazione della Somalia, sostiene, anche finanziariamente, l’IGAD e co-presiede l’IPF (IGAD Partners Forum), l’organizzazione che associa ai Paesi membri dell’IGAD i principali partners internazionali.

L’Italia è impegnata affinché l’Ue mantenga il sostegno finanziario ad AMISOM; ha fornito un contributo di 800.000 USD al fondo fiduciario delle Nazioni Unite a sostegno dell’esercito somalo; detiene il comando della Missione Ue per l’addestramento dello stesso esercito somalo, operazione cui contribuisce con il contingente più numeroso; ha pianificato, tramite l’Arma dei Carabinieri, un programma di addestramento per 200 poliziotti che si svolgerà prossimamente a Gibuti (sulla base di quanto già realizzato ad inizio 2013).

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