L'Aquila - Il Ministro per la Coesione Territoriale del Governo Monti, Fabrizio Barca Photo: Manuel Romano/L'Impronta

Sviluppo Abruzzo: 22 e 23 ottobre delegazione DPS con Barca

Una delegazione del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo (DPS), coordinata da Fabrizio Barca, effettuera’ una missione nei giorni 22 e 23 in Abruzzo, nelle prime due delle quattro aree interessate dalla Strategia nazionale per le Aree interne: “Basso Sangro-Trigno” e “Val Fino, Vestina, Val Vomano”. Le restanti sono l’”Area Gran Sasso – Valle Subequana” […]

L'Aquila - Il Ministro per la Coesione Territoriale del Governo Monti, Fabrizio Barca Photo: Manuel Romano/L'Impronta

L’Aquila – Il Ministro per la Coesione Territoriale del Governo Monti, Fabrizio Barca
Photo: Manuel Romano/L’Impronta

Una delegazione del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo (DPS), coordinata da Fabrizio Barca, effettuera’ una missione nei giorni 22 e 23 in Abruzzo, nelle prime due delle quattro aree interessate dalla Strategia nazionale per le Aree interne: “Basso Sangro-Trigno” e “Val Fino, Vestina, Val Vomano”. Le restanti sono l'”Area Gran Sasso – Valle Subequana” “Area Valle Roveto-Valle del Giovenco”. Ne da’ notizia il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, che accogliera’ la delegazione domani, mercoledi’ 22 ottobre, alle ore 10.00 nella sala Corradino D’Ascanio (Consiglio regionale, piazza Unione, Pescara), con i componenti la Giunta regionale, i garanti e i facilitatori nominati dallo stesso D’Alfonso. La missione ha lo scopo di verificare la candidabilita’ delle aree pre-selezionate dalla Regione, anche attraverso un confronto diretto con le realta’ territoriali. La Regione Abruzzo ha fatto propria la Strategia nazionale per le aree interne, nell’ambito del programmazione 2014/2020, definendo i territori da includere, in coerenza con il lavoro di mappatura effettuato dal Dipartimento per le Politiche di sviluppo. La zonizzazione, che coinvolge circa 80 mila abitanti, classifica i territori in “Aree di crisi” (normate a livello nazionale), in “Aree interne” (oggetto di misure della programmazione nazionale ed europea), in “Aree deboli”, in “Aree innovative”, in “Aree di pregio”, e in Aree forti”. Nelle quattro macroaree abruzzesi saranno adeguate qualita’ e quantita’ dei servizi di istruzione, salute, mobilita’, e saranno promossi progetti di sviluppo capaci di valorizzare il patrimonio naturale e culturale. “I programmi di rilancio dell’Abruzzo, che questo governo si a’ imposto – ha anticipato D’Alfonso – riconoscono una grande attenzione allo sviluppo delle aree interne, coinvolte in un processo di marginalizzazione che si e’ tradotto in declino demografico, calo dell’occupazione e uso non adeguato del suolo”.

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