Migranti, l’UE si ispira al piano antipirateria somalo

I ventotto Ministri degli Esteri e della Difesa si riuniscono nella giornata di oggi a Bruxelles, per due sedute del Consiglio Europeo, prima una separata e poi una congiunta, nelle quali si discuterà delle mosse da attuare per contrastare l’emergenza migranti nel Mar Mediterraneo. I responsabili dei dicasteri di Esteri e Difesa dovrebbero dare il […]

I ventotto Ministri degli Esteri e della Difesa si riuniscono nella giornata di oggi a Bruxelles, per due sedute del Consiglio Europeo, prima una separata e poi una congiunta, nelle quali si discuterà delle mosse da attuare per contrastare l’emergenza migranti nel Mar Mediterraneo. I responsabili dei dicasteri di Esteri e Difesa dovrebbero dare il via libera alla prima missione navale comune, nel quadro della politica di difesa e sicurezza contro i trafficanti di esseri umani.

Una missione avente lo scopo di individuare le imbarcazioni degli scafisti della morte per localizzarli e distruggerli all’interno dei porti libici, al fine di evitare sul nascere la possibilità che possano caricare i disperati e trasportarli nel loro viaggio della disperazione, che troppo spesso si conclude tragicamente. Il piano è stato anche illustrato l’11 maggio dall’alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza comune, Federica Mogherini, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite, da cui gli europei aspettano il placet per dare il via ad un’operazione fortemente ispirate a quelle condotte a largo della Somalia contro la pirateria.

Al Consiglio Europeo, per il nostro Paese, prenderanno parte il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e quello della Difesa, Roberta Pinotti. I due rappresentanti dell’esecutivo italiano, al termine dei lavori, terranno una conferenza stampa congiunta, nella quale riferiranno dell’esito del consesso.

La missione navale (Eunavfor Med), che si pone l’obiettivo della “gestione della crisi”, è stato approvato dal comitato politico e di sicurezza dell’Ue (Cops) mercoledì scorso a Bruxelles. L’Italia dovrebbe avere un ruolo centrale nella missione, visto che il comitato ha approvato la proposta di piazzare a Roma il quartier generale operativo e di affidare il comando delle operazioni all’ammiraglio di divisione Enrico Credendino, già a capo dell’operazione denominata “Atalanta”, a largo del Corno d’Africa, contro la pirateria. Il costo complessivo dell’operazione è stimato in circa 14 milioni di euro, lo stesso della vecchia operazione appena citata.

Dopo il Consiglio di oggi, si dovrà attendere l’approvazione dell’Onu e la concessione da parte di questi ultimi del mandato alla Ue. Una volta ottenuto questo, un Consiglio Europeo con i Capi di Stato e di Governo dell’Unione dovrà dare l’approvazione definitiva il  25 e 26 giugno prossimi.

 

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