Scoperto pianeta gemello terra: potrebbe essere possibile vita

Siamo soli nell’universo? Una domanda che tormenta gli esseri umani più o meno da quando questi hanno scoperto l’esistenza dell’universo stesso. Bene, da oggi, forse, siamo più vicini ad avere una risposta a questa domanda. Il telescopio Keplero infatti ha scoperto che esiste un pianeta gemello della terra, che orbita intorno ad un proprio sole […]

Siamo soli nell’universo? Una domanda che tormenta gli esseri umani più o meno da quando questi hanno scoperto l’esistenza dell’universo stesso. Bene, da oggi, forse, siamo più vicini ad avere una risposta a questa domanda. Il telescopio Keplero infatti ha scoperto che esiste un pianeta gemello della terra, che orbita intorno ad un proprio sole e sul quale potrebbe esservi vita. “E’ una cosa che le persone hanno sognato per migliaia di anni”, ha scritto la Nasa nel comunicato utilizzato per annunciare la sensazionale scoperta.

Il pianeta, denominato Kepler 452b, è quasi della stessa dimensione della Terra si trova nella zona Goldilocks, ovvero “un’area abitabile” di un sistema stellare -dove, cioè, la vita è possibile perché non vi è troppo caldo o troppo freddo per escludere la presenza di acqua e la stella attorno alla quale orbita somiglia a una cugina anziana del nostro sole.

Da questo punto di vista, hanno affermato gli scienziati della Nasa, il pianeta, distante 1.400 anni luce, può offrire uno squarcio di conoscenza sul futuro della Terra. Un anno sulla “Terra 2.0” dura 385 giorni, con un’analoga alternanza tra giorno e notte. È uno dei dettagli diffusi nel corso della conferenza stampa della Nasa, durante la quale è stata annunciata la scoperta dell’esopianeta Kepler 452b.

“Oggi la Terra è un po’ meno sola”, ha annunciato il ricercatore dell’agenzia spaziale americana, Jon Jenkins. La distanza dal suo sole, molto simile a quella della Terra, fa sì che potrebbe ospitare vita, hanno spiegato gli scienziati. Il pianeta “ha trascorso così tanto tempo orbitando nella stessa zona, 6 miliardi di anni, più a lungo della Terra”. Dunque “ha avuto tutto il tempo di ospitare vita” e “ciò offre tutte gli ingredienti e le condizioni per l’esistenza di vita”, ha aggiunto Jenkins. La “Terra 2.0” è il 60 per cento più grande della “cugina” conosciuta e si trova nella costellazione del Cigno.

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