A L’Aquila “scuole-container” con il progetto Sos Scuola

Sono passati oltre 7 anni dal terremoto che ha devastato L’Aquila. La maggior parte dei bambini che allora si accingevano a iniziare il proprio percorso scolastico oggi probabilmente non sanno come sia fatta una vera scuola. Sì, perchè molti di loro sono cresciuti e si sono formati in ‘scuole-container’, come l’istituto comprensivo Gianni Rodari di […]

Sono passati oltre 7 anni dal terremoto che ha devastato L’Aquila. La maggior parte dei bambini che allora si accingevano a iniziare il proprio percorso scolastico oggi probabilmente non sanno come sia fatta una vera scuola. Sì, perchè molti di loro sono cresciuti e si sono formati in ‘scuole-container’, come l’istituto comprensivo Gianni Rodari di Pagliare di Sassa, meglio conosciuto come ‘il muspino di Massa’. Prefabbricati provvisori nelle intenzioni (un anno) ma che come spesso accade in questi casi si sono rivelati definitivi. Precarie strutture senza servizi, fredde d’inverno, surriscaldate d’estate, senza refettorio, senza palestra e soprattutto sprovviste delle più elementari norme di sicurezza. Centinaia di bambini sono cresciuti e hanno studiato qui, tra queste mura, in queste difficili condizioni.

In casi come questo quindi, quando le istituzioni latitano non resta che una cosa da fare:rimboccarsi le maniche e provare a migliorare la condizione in cui ci si trova. E l’obiettivo del progetto ‘Sos scuola’- arrivato oggi alla sua conclusione -è proprio questo: riqualificare e ‘abbellire’ plessi scolastici con l’aiuto di tutti – studenti, volontari, docenti, cittadini e artisti – anche e soprattutto per dare un input a chi ha competenze e responsabilità a riguardo.

Per questa ragione, visita con sopralluogo questa mattina per il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, e la deputata Simona Malpezzi, per vedere con i propri occhi la riqualificazione della ‘scuola-container’. L’incontro è stato anche un’occasione per presentare il protocollo d’intesa che l’associazione e il Miur firmeranno entro ottobre che consentirà di diffondere il progetto ‘Sos scuola’ in altri istituti italiani. “Sos scuola, partito da Palermo, è diventato un modello nazionale- ha detto Faraone- è un’esperienza che vogliamo ripetere in altre scuole del nostro Paese ed è anche un processo partecipativo che potrebbe descrivere la scuola che verrà: genitori, insegnanti e studenti che insieme e con le loro idee ‘costruiscono’ la scuola”.

Il progetto

Il progetto, a cura dell’associazione Alveare per il sociale e con la collaborazione diAquila 10 ActionAid L’Aquila e Viviamolaq, ha messo in atto alcuni interventi tra cui: un’area esterna al muso realizzata con materiali di recupero del cantiere per la ricostruzione de L’Aquila dopo il terremoto. Un parco urbano con alberi da frutto. Maxi-giochi disegnati sui pavimenti esterni. Opere d’arte in ceramica (tra cui una tartaruga gigante ornata di foglie di creta realizzate dai bambini, con incisi i loro nomi) e varie tipologie di murales. Tra queste, degna di nota è l’opera dell’artista di fama nazionale ‘Ximenes’, che raffigura sui rami di un albero spoglio alcuni volti delle vittime dell’attentato della scorsa settimana in Siria, dove hanno perso la vita 33 ragazzi curdi per mano di un kamikaze dell’Isis. Ai piedi dell’albero, 4 ragazzi dell’istituto Gianni Rodari lavorano e coltivano la terra, “perché- spiega l’artista- sia i ragazzi curdi, che questi italiani, sono stati protagonisti con le loro forze di un atto rivoluzionario”.

In un anno ‘Sos scuola’ ha riqualificato 3 plessi oltre al ‘Muspino’, a Palermo, a Roma e Arsoli, ricevendo dal Parlamento europeo il riconoscimento ‘Civi europaeo premium’.

Ugo Cataluddi – Dire

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