Kandahar: assalto talebano, 50 morti

E’ stato un bagno di sangue l’assalto talebano all’aeroporto internazionale di Kandahar, nel sud dell’Afghanistan: nell’attacco e nelle successive 27 ore di assedio sono morte 50 persone, tra i quali 38 civili. E’ questo l’ultimo bilancio fornito dal governo di Kabul sull’audace offensiva cominciata martedi’ notte. L’attacco contro il complesso aeroportuale, che ospita una base […]

E’ stato un bagno di sangue l’assalto talebano all’aeroporto internazionale di Kandahar, nel sud dell’Afghanistan: nell’attacco e nelle successive 27 ore di assedio sono morte 50 persone, tra i quali 38 civili. E’ questo l’ultimo bilancio fornito dal governo di Kabul sull’audace offensiva cominciata martedi’ notte.

L’attacco contro il complesso aeroportuale, che ospita una base congiunta di Nato e forze afghane, e’ avvenuto proprio mentre il presidente Ashraf Ghani tenta di riavviare i colloqui di pace; ed e’ considerato il piu’ grave attacco in 14 anni di conflitto contro quella che e’ la principale installazione militare nel sud del Paese. “Gli undici kamikaze hanno fatto irruzione nella struttura, attaccato un bazar e una scuola, e si sono fatti salgtare in aria in mezzo ai civili”, ha aggiunto il governo.

Secondo testimoni locail, i terroristi avevano preso in ostaggio due famiglie di militari, che poi hanno usato come ‘scudi umani’. Di certo, i kamikaze si sono fatti saltare in aria in mezzo ai civili prima che le forze di sicurezza afghane riuscissero a mettere in sicurezza l’area. Nel loro sito-web i talebani hanno postato una foto dei terroristi: si vedono una decina di giovani, con la barba, in mano i kalashnikov e indosso uniformi militari; uno di loro, non e’ chiaro perche’, ha il volto coperto da inchiostro blu. Una fonte militare a Kandahar ha riferito che sono state intercettati via radio gli scambi di informazioni tra i terroristi e alcuni di loro parlavano in urdu, un dialetto molto comune nel vicino Pakistan.

L’offensiva talebana ha coinciso con la visita proprio in Pakistan del presidente Ghani, che partecipa a Islamabad alla conferenza regionale Heart of Asia. La decisione di Ghani di andare in Pakistan potrebbe aiutare la ripresa dei negoziati di pace tra il governo di Kabul e i talebani, bloccati in parte proprio dalla sfiducia reciproca tra i governi di Kabul e Islamabad. Il Pakistan, che nel passato ha esercitato una forte influenza sui talebani e li ha anche appoggiati, ha organizzato a luglio un primo tavolo di negoziati; ma questi contatti sono stati sospesi dopo che i talebani hanno annunciato la morte del loro leader storico, il mullah Omar, avvenuta nel 2013.

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