Avvisi di pagamento Consorzio Arneo in Salento e Puglia: al via i ricorsi

Tutti concordano che gli avvisi di pagamento emessi dai Consorzi di Bonifica notificati nel Salento ed in Puglia potrebbero dare il definitivo colpo del k.o. ad un intero settore già messo in ginocchio dalla perdurante crisi e dall’effetto “xylella” con conseguenze irreparabili per la nostra economia.Proprio per queste ragioni, e pur chiedendo un immediato e […]

Tutti concordano che gli avvisi di pagamento emessi dai Consorzi di Bonifica notificati nel Salento ed in Puglia potrebbero dare il definitivo colpo del k.o. ad un intero settore già messo in ginocchio dalla perdurante crisi e dall’effetto “xylella” con conseguenze irreparabili per la nostra economia.Proprio per queste ragioni, e pur chiedendo un immediato e definitivo intervento amministrativo da parte del nuovo governo regionale in materia di consorzi e di tributi a loro dovuti, lo “Sportello dei Diritti”, come nel caso degli “estimi catastali” e le ingiunzioni della SO.G.E.T S.p.A. a Lecce che hanno visto riconosciute le ragioni di chi ha deciso di opporsi, ha avviato la predisposizione dei ricorsi innanzi alle competenti Commissioni Tributarie Provinciali.Basti ricordare che recentemente – come ha correttamente precisato il nostro consulente, avvocato Maurizio Villani, che in tempi non sospetti e con un suo articolo da noi pubblicato solo lo scorso 9 maggio – la Corte di Cassazione, Sezione Tributaria con l’importante sentenza n. 2241 del 06 febbraio 2015 ha stabilito alcuni interessanti principi in merito alla tassazione dei contributi di bonifica che ove applicati renderebbero nulli gli avvisi recentemente notificati ai proprietari dei fondi ricadenti nelle aree interessate dai consorzi.La Suprema Corte, infatti, ha statuito che in tema di contributi di bonifica, qualora l’ente impositore dimostri la comprensione dell’immobile nel “perimetro di contribuenza” e la relativa valutazione nell’ambito di “un piano di classifica”, grava sul contribuente l’onere di provare l’assenza del beneficio .Tuttavia, ove il proprietario degli immobili contesti il piano di classifica, o con riferimento alla sua legittimità, o con riferimento al suo contenuto, viene meno la presunzione del beneficio e l’onere della prova torna a gravare sul consorzio.Benefici, che come evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, e come ritiene la maggior parte della cittadinanza sono tuttora insussistenti tanto da ritenere fondata la possibilità di poter presentare opposizione e vedere riconosciute le proprie ragioni.Chiunque sia interessato al ricorso può rivolgersi agli addetti dello “Sportello dei Diritti”, previo contatto telefonico o comunicazione a mezzo email entro 60 giorni dalla notifica dell’atto.Poiché si preannunciano potenzialmente migliaia di opposizioni sono stati creati i seguenti recapiti dedicati: numero telefonico 3890188131 e indirizzo e-mail ricorsiconsorzi@gmail.com

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