Email compromettente? Gmail vi dà 30 secondi per ripensarci

È capitato a tutti, almeno una volta, di inviare per sbaglio una email che proprio non volevamo uscisse dalla cartella delle bozze per sistemarsi in quella della posta inviata. Quando questo accade, dovete salutare definitivamente il vostro messaggio e l’eventuale figuraccia in esso contenuto. Indietro non si torna, ma da oggi arriva la possibilità di […]

È capitato a tutti, almeno una volta, di inviare per sbaglio una email che proprio non volevamo uscisse dalla cartella delle bozze per sistemarsi in quella della posta inviata. Quando questo accade, dovete salutare definitivamente il vostro messaggio e l’eventuale figuraccia in esso contenuto. Indietro non si torna, ma da oggi arriva la possibilità di una scappatoia. Il colosso californiano Google ha introdotto infatti un’importante novità nel suo Gmail, il sistema per l’invio dei messaggi di posta elettronica. Da oggi infatti, gli utenti potranno attivare, nel loro account, una funzione che permetterà loro di annullare l’invio di un messaggio, per un periodo di tempo che può arrivare fino a 30 secondi dopo il click sul pulsante “invia”, fino ad oggi inesorabile.

La funzione denominata di “invio ritardato” ci permetterà di riflettere sul contenuto dei nostri messaggi per un ulteriore periodo di tempo che potrà variare, a seconda delle nostre preferenze, dai 5 ai 30 secondi. La nuova funzione, dopo un periodo di sperimentazione, diventa utilizzabile da tutti gli utenti con un account Gmail. Il servizio è al momento disponibile soltanto in versione desktop, quindi su pc e altri dispositivi similari, ma tra pochissimo tempo potrà essere utilizzato anche da coloro che utilizzano la posta elettronica di Google tramite le app per smartphone e tablet. Per attivare la funzione basterà cliccare sulla rotella in alto a destra, selezionare la voce impostazioni e poi l’opzione “annulla invio”. A questo punto sarà possibile selezionare tra 5,10,20 e 30 secondi, ovvero il periodo in cui il server di Gmail terrà il vostro messaggio “congelato”, prima di procedere all’invio dello stesso.

Luca Marrelli

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