Inchiesta Soget: “Falso movimento”

Aspettavamo che succedesse qualcosa ad ogni “nuovo movimento”, invece continuano ad arrivare alla nostra redazione segnalazioni sulla inquietante gestione Soget SpA della cosa pubblica. Nel corso di quest’ultimo anno abbiamo scritto e rese pubbliche attraverso le pagine del nostro quotidiano L’Impronta le tante denunce e querele dei dipendenti e degli Ufficiali di Riscossione non reticenti, […]

Aspettavamo che succedesse qualcosa ad ogni “nuovo movimento”, invece continuano ad arrivare alla nostra redazione segnalazioni sulla inquietante gestione Soget SpA della cosa pubblica.
Nel corso di quest’ultimo anno abbiamo scritto e rese pubbliche attraverso le pagine del nostro quotidiano L’Impronta le tante denunce e querele dei dipendenti e degli Ufficiali di Riscossione non reticenti, presentate presso le varie Procure, situazioni oggi di notevoli proporzioni.

Proponiamo le  segnalazioni di alcuni contribuenti, secondo noi degne di attenzione,  che riguarderebbero un Funzionario Soget che, direttamente da Taranto, sta tartassando i contribuenti abruzzesi con pretestuose richieste della Patrimoniale, attestando delle procedure mobiliari in realtà mai avvenute. Tale atto è previsto dal Codice di Procedura Civile esclusivamente nel momento dello svolgimento del pignoramento mobiliare quando lo stesso risulti insufficiente, infruttuoso o negativo. Tale facoltà è esclusiva dell’Ufficiale della Riscossione o del Funzionario Responsabile per la Riscossione che esegue l’esecuzione mobiliare.

Pertanto, la richiesta del Funzionario Soget di Taranto, a parere dei nostri consulenti, e’ del tutto illegittima sia di fatto che di diritto, anche perché, a detta dei contribuenti, parrebbe che tale procedura mobiliare non sia mai avvenuta. Le segnalazioni, dopo attente verifiche, sembrerebbero fondate: è utile evidenziare, dicono i nostri consulenti, come nel contenuto dell’atto emesso dal Funzionario della Soget lo stesso ometta di indicare il luogo, la data, l’ora e il numero di cronologico della procedura mobiliare che si è rilevata infruttuosa, dati imprescindibili alla pretesa della dichiarazione patrimoniale. I nostri consulenti, inoltre, considerato anche cosa sta emergendo dall’indagine pescarese, fanno notare l’importanza della richiesta della dichiarazione patrimoniale anche ai fini della domanda di rimborso per inesigibilità del credito. La dichiarazione patrimoniale va richiesta contestualmente al pignoramento insufficiente perché ha il preciso scopo di congelare la situazione patrimoniale del debitore in quel dato momento, vincolando anche quei beni che non sono presenti sul luogo dell’esecuzione. Qualsiasi altra modalità è illegale quanto inutile.
Un “modus operandi” aziendale illegittimo, come spesso denunciato e in primis attraverso le pagine del nostro quotidiano “L’Impronta” dagli Ufficiali di Riscossione non reticenti, fatti riportati anche da Il Centro e Il Tempo (Allegato C,Allegato B), e da numerosissime altre testate giornalistiche anche nazionali, oggetto anche di numerosi esposti presso le Procure abruzzesi e non solo.

Gli Ufficiali della Riscossione non reticenti sarebbero stati addirittura vittime di pesanti sanzioni disciplinari e licenziamenti proprio da parte del Presidente Lina Di Lello e dell’ex Direttore Generale Gaetano Monaco perché si opponevano al “sistema”, che vede l’ex Responsabile Esecutivo Domenico Ludovico tra i principali organizzatori: noto in azienda per la sua “spregiudicatezza” nell’organizzare Pignoramenti presso Terzi, decine di migliaia di atti emessi su tutto il territorio nazionale nella più totale inosservanza delle norme in materia (titoli scaduti, importi di minore entità non sollecitati).

In merito a ciò riportiamo una denuncia/querela di un Ufficiale della Riscossione non reticente che per uno scherzo del destino, nel lontano 2009,  fu testimone non reticente di gravi irregolarità nella  gestione delle riscossioni da parte della SO.G.E.T. di Taranto, un modus operandi aziendale oggi diffuso in gran parte delle sedi Soget e oggetto d’indagine da parte delle autorità competenti.

“Premetto di aver lavorato come Ufficiale di Riscossione presso la Soget per molti anni, sino al 16/11/2010, in quanto alla data del 29/11/2010 mi veniva comunicato il mio avvenuto licenziamento, conseguenza di uno strano scherzo del destino che nel 2009 mi ha portato a prestare servizio per un brevissimo periodo presso uno sportello Soget della provincia di Taranto. In quella sede sono stato il testimone non reticente di procedure illegittime e quietanze fatte a tavolino dagli Ufficiali della Riscossione complici sotto la regia attenta di Domenico Ludovico. Praticamente gli Ufficiali che operavano in quell’ufficio simulavano delle esecuzioni mobiliari senza mai essersi recati a casa del contribuente e applicando diritti esecutivi su cartelle o ingiunzioni scadute e non rinotificate. Ho immediatamente denunciato quanto accadeva all’allora Direttore Generale, Gaetano Monaco e alla Responsabile dell’Esecutivo di Pescara, Patrizia Marinelli, chiedendo il mio immediato rientro presso la sede di appartenenza. Naturalmente, dopo ciò non ero più gradito in Azienda e mi hanno licenziato, una geniale invenzione studiata a tavolino solo per farmi fuori. Evidentemente, il “sistema Taranto” stava per essere introdotto anche in Abruzzo, dove ho sempre operato e avevo chiesto di rientrare, e i fatti appresi in questi ultimi mesi sui giornali non mi sorprendono, anzi mi danno ancora piu’conferma di quello che ho vissuto sulla mia pelle.
In seguito alla impugnazione del suddetto licenziamento, sono stato reintegrato sul posto di lavoro, ma considerato il sistema di assoluta illegalità che stava investendo tutta l’azienda e ben noto ai dipendenti, ridotti al silenzio con azioni di mobbing scientifico, rinunciai al reintegro e optai a salvaguardia della mia persona e professione per il pagamento dell’indennità sostitutiva della reintegra eseguito dal datore di lavoro in data 28/07/2011. Tale esito lavorativo posso ricondurlo alla circostanza di non essere più stato gradito dall’Ente datore di lavoro, in quanto non ero stato testimone reticente di irregolarità della gestione delle riscossioni da parte della Soget, per le quali sono in corso indagini di carattere penale e fiscale”.  E’ quanto afferma in una nota un Ufficiale della Riscossione non reticente Soget SpA.

” Io Ufficiale della Riscossione non reticente – prosegue l’Ufficiale – sono stato vittima di ingiuste sanzioni disciplinari, licenziato e perseguitato proprio da parte del Presidente Maria Piccoli e poi sostituita dalla figlia Lina Di Lello – poiché rinviata a giudizio per reati contestati che vanno dall’abuso d’ufficio, alla truffa, al peculato e corruzione in concorso con dirigenti del Comune di Taranto, e poi il 25/03/14 condannata dalla Corte d’Assise di Taranto a cinque anni di reclusione, interdizione perpetua dai Pubblici Uffici e una pena pecuniaria di 400.000 euro. Nell’ambito dello stesso procedimento sono stati condannati anche i dirigenti comunali del Comune di Taranto . Mentre alla Soget è stato vietato di stipulare contratti con la pubblica amministrazione per un anno; invero l’inaffidabilità della Soget era stata già ampiamente definita dalla precedente e lapidaria Sentenza della Suprema Corte (Cassazione civile , SS.UU., sentenza 30.10.2013 n° 24468); inoltre, l’azienda pescarese è stata condannata al pagamento di una multa di 200.000 euro – e dall’ex Direttore Generale Gaetano Monaco perché mi sono opposto al “sistema”, che vede l’ex Responsabile Esecutivo, Domenico Ludovico tra gli organizzatori”.

L’Ufficiale  della Riscossione non reticente nella nota conclude: “Confido nell’ottimo lavoro del Pm Gennaro Varone che già ha “stanato” i primi furbetti condensati in molti atti, con tanto di nome e cognome, e, sono certo, ne seguiranno degli altri, perché al mio isolamento e persecuzione hanno, volenti o nolenti, partecipato anche quegli Ufficiali della Riscossione  “servi del padrone” che si sono sdraiati comodamente sugli illeciti Soget perpetrati in tutti questi anni, avendone pieno riscontro nelle loro buste paga, con il silenzio assenso delle sigle sindacali“.

E’, evidentemente, che non tranquillizza contribuenti ed enti sapere che l’ex. Direttore Generale Gaetano Monaco e l’ex Responsabile Esecutivo Domenico Ludovico, sebbene dimissionari, sono ancora stabilmente all’interno della Soget.

Vademecum per difendersi dagli abusi di Soget e dai suoi Funzionari (a cura degli Ufficiali di riscossione non reticenti):

DENUNCIATE!
Se avete subito un pignoramento mobiliare dell’Ufficiale della Riscossione Soget con titoli scaduti, ovvero ingiunzioni e/o cartelle notificate da più di un anno e, per evitarlo, avete pagato nelle mani dell’Ufficiale della Riscossione della Soget il debito con l’ulteriore aggravio delle spese esecutive illegittime.
La data dell’ultima notifica valida delle singole ingiunzioni e/o cartelle deve essere obbligatoriamente riportata sull’atto di pignoramento o sulla quietanza liberatoria.
Inoltre, se l’esecuzione è avvenuta per crediti fino a 2000 euro (dal 13/07/11 al 31/12/12) o fino a 1000 euro (dal 01/01/13 a oggi), controllate se è stata preceduta dai relativi solleciti obbligatori per legge, che in mancanza renderebbero ulteriormente illegittima l’azione subita.
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto di pignoramento o di quietanza liberatoria: 18,59 – 37,18 – 55,77.

DENUNCIATE!
Se con le stesse illegalità avete subito dall’Ufficiale della Riscossione Soget un pignoramento della pensione, dello stipendio, dell’affitto, del conto corrente o di altro credito.
Controllate se l’atto vi sia stato mai notificato o se è stato notificato con inspiegabile ritardo rispetto a quando è stato notificato al terzo debitore.
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto: 27,89 – 55,78.

DENUNCIATE!
Se avete subito dalla Soget un preavviso di fermo amministrativo per crediti fino a 2000 euro (dal 13/07/11 al 31/12/12) o fino a 1000 euro (dal 01/01/13 a oggi), senza essere stato preceduto dai relativi solleciti obbligatori per legge e se vi siano state addebitate e riscosse le spese dell’atto, anche se fosse legittimo, prima della scadenza del preavviso (20 g g. a partire dal ricevimento della Raccomandata AR fino al 21/06/13; 30 gg. a partire dal ricevimento della Raccomandata AR dal 22/06/13).
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto: 30,99 – 61,98.

DENUNCIATE!
Se avete subito dalla Soget una iscrizione ipotecaria per debiti inferiori agli 8000 euro (dal 03/12/05 al 01/03/12) poiché illegittime. Link sentenze… (Doc a
Le somme così addebitate o riscosse indebitamente sono identificabili, per la maggior parte dei casi, dalle seguenti cifre, che devono essere riportate obbligatoriamente sull’atto: 211,75 – 423,50 – 635,25.

DENUNCIATE!
Se la Soget detiene le somme versate in eccedenza dal contribuente senza effettuare l’obbligatorio rimborso nei termini di legge. Recatevi in uno sportello Soget e chiedete se avete delle somme in eccedenza da avere a rimbroso.

DENUNCIATE!
I vostri comuni che continuano ad affidare il servizio di riscossione volontaria e coattiva delle loro entrate a Soget, nonostante la società pescarese sia inaffidabile. (Alllegato a)

Per completezza dell’informazione vedi anche:Inchiesta Soget: notifiche irregolariInchiesta Soget: Gaetano Monaco e Domenico Ludovico si dimettonoInchiesta Soget: l’abbraccio mortale con la politica scopre il vaso di Pandora,Inchiesta Soget: chiesta l’interdizione di Monaco e LudovicoInchiesta Soget SpA: altro indagato e scoppia guerra tra Azienda e UfficialiInchiesta Soget SpA: lungo interrogatorio in Procura per un Ufficiale della Riscossione non reticente. Nuova svolta?L’Affaire Soget SpA,Affari e intrecci Soget SpA: Enti locali, politici, vip… e gli Ufficiali della Riscossione?Ufficiali Riscossione Soget SpA sottomessi e con disastri psichiciInchiesta Soget SpA : Sospiri, non riguarda mie sanzioni ‘esigibili’Inchiesta Soget SpA: rigettato ricorso contro sequestro documentiInchiesta Soget: ricorso contro provvedimento sequestro documentiSoget SpA: indagato Gaetano Monaco per truffaSOGET SpA: prassi aziendale illecita, lavoratori emarginatiSoget SpA: gravi violazioni nelle procedure esattoriali

 

8 risposte a “Inchiesta Soget: “Falso movimento””

  1. […] L’Impronta,Inchiesta Soget: “Falso movimento” […]

  2. […] storia dell’Ufficiale di Riscossione non reticente raccontata nell’articolo precedente fa capire perfettamente come la Presidente Lina Di Lello […]

  3. […] Soget: l’estate è finita, nuovi acquazzoni? Inchiesta Soget: gli impunitopoli del “potere”Inchiesta Soget: “Falso movimento”, Inchiesta Soget: notifiche irregolari, Inchiesta Soget: Gaetano Monaco e Domenico Ludovico si […]

  4. … [Trackback]

    […] Read More: improntalaquila.org/2015/inchiesta-soget-falso-movimento-85085.html […]

  5. […] Soget: l’estate è finita, nuovi acquazzoni? Inchiesta Soget: gli impunitopoli del “potere”Inchiesta Soget: “Falso movimento”, Inchiesta Soget: notifiche irregolari, Inchiesta Soget: Gaetano Monaco e Domenico Ludovico si […]

  6. […] agli Ufficiali abruzzesi una lettera di contestazione disciplinare a firma del Responsabile Raffaele Petrunelli  e del neo Amministratore Delegato nonché Direttore Generale Emilia Di Lello con oggetto la […]

  7. […] Soget: l’estate è finita, nuovi acquazzoni? Inchiesta Soget: gli impunitopoli del “potere”Inchiesta Soget: “Falso movimento”, Inchiesta Soget: notifiche irregolari, Inchiesta Soget: Gaetano Monaco e Domenico Ludovico si […]

  8. […] Soget: l’estate è finita, nuovi acquazzoni? Inchiesta Soget: gli impunitopoli del “potere”Inchiesta Soget: “Falso movimento”, Inchiesta Soget: notifiche irregolari, Inchiesta Soget: Gaetano Monaco e Domenico Ludovico si […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *