Parco d’Abruzzo: fermati bracconieri

Nel corso di una operazione accuratamente preparata, un altro importante colpo contro il bracconaggio è stato messo a segno dalle Guardie del Servizio Sorveglianza del Parco. Teatro dell’operazione è stato, questa volta, il versante laziale del Parco, precisamente la località “Macchiamarina”, all’interno dell’omonima Azienda Faunistico-Venatoria, nel Comune di Settefrati, in Zona di Protezione Esterna. Essendo […]


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Nel corso di una operazione accuratamente preparata, un altro importante colpo contro il bracconaggio è stato messo a segno dalle Guardie del Servizio Sorveglianza del Parco. Teatro dell’operazione è stato, questa volta, il versante laziale del Parco, precisamente la località “Macchiamarina”, all’interno dell’omonima Azienda Faunistico-Venatoria, nel Comune di Settefrati, in Zona di Protezione Esterna. Essendo stati notati movimenti sospetti di persone e autovetture in giornata di divieto venatorio, veniva disposto un prolungato servizio di antibracconaggio nella zona da parte delle Guardie del Parco.

Intorno alle 17,30 di martedì 20 gennaio u.s., in una giornata di “silenzio venatorio”, quindi di caccia vietata, le Guardie del Parco hanno sorpreso il Sig. S.G., di Pontecorvo (FR), appostato dietro una roccia, con il fucile imbracciato, una micidiale carabina con ottica di puntamento, in evidente atteggiamento di caccia (la zona è frequentata, in particolare, da cervi, caprioli, lupi e orsi). All’intimazione di fermarsi da parte delle Guardie del Parco, il bracconiere tentava una fuga dirigendosi verso il vicino rifugio, dove però veniva raggiunto e bloccato dalle stesse Guardie, che procedevano al sequestro dell’arma ed alla denuncia dei fatti alla Procura della Repubblica di Cassino, competente per territorio.

Il Direttore del Parco, Dario Febbo, nel complimentarsi con le Guardie del Parco che hanno condotto l’operazione per il coraggio e la professionalità dimostrate nella cattura del bracconiere, ha affermato che “non ci sarà tregua per i bracconieri nel Parco, che saranno perseguiti in tutte le sedi legittime, a cominciare da quelle giudiziarie”.

pres. Parco Antonio Carrara

Il Presidente, Antonio Carrara stigmatizzando con decisione quanto accaduto, che è del tutto incomprensibile dal momento che il Parco ha stabilito concreti rapporto col mondo venatorio, invita questo a isolare questi personaggi che ne offuscano l’immagine, e continuare nella collaborazione col Parco.

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