Revisione tariffe servizi sociali: Di Giovambattista, garantita esenzione per fasce sociali deboli

“Sulla questione relativa alla revisione delle tariffe per i servizi sociali a domanda individuale, quali, in particolare, il trasporto scolastico, le mense scolastiche, i servizi di prescuola e interscuola, è opportuno fare chiarezza”. È quanto ha dichiarato l’assessore comunale alle Politiche sociali e al Diritto allo Studio Emanuela Di Giovambattista. “Il settore competente – ha […]

di giovambattista emanuela“Sulla questione relativa alla revisione delle tariffe per i servizi sociali a domanda individuale, quali, in particolare, il trasporto scolastico, le mense scolastiche, i servizi di prescuola e interscuola, è opportuno fare chiarezza”.

È quanto ha dichiarato l’assessore comunale alle Politiche sociali e al Diritto allo Studio Emanuela Di Giovambattista.

“Il settore competente – ha proseguito l’assessore – ha iniziato la revisione delle tariffe indipendentemente dalla predisposizione dello strumento finanziario 2015. Nessuna esigenza, dunque, legata a un bilancio “lacrime e sangue” e nessuna volontà vessatoria nei confronti dei cittadini aquilani. Quelle del sostegno alle famiglie e dei servizi a domanda individuale restano, infatti, delle priorità di questa Amministrazione. La revisione delle tariffe risponde invece a principi di equità sociale. Continueranno ad essere tutelate, attraverso l’esenzione totale dai pagamenti, tutte le famiglie con fragilità sociali, e dunque con reddito Isee al di sotto dei parametri individuati dalla legge per essere inseriti in questa categoria. Per il resto – prosegue l’assessore – verranno applicati i principi dell’equità sociale e della gradualità nella compartecipazione ai servizi. Per essere concreti, mentre ora, al di sopra della soglia minima che dà diritto all’esenzione, il pagamento delle tariffe è uguale per tutti, con l’adeguamento esso andrà rimodulato sulla base del reddito Isee. Una gradazione che risponde a un principio costituzionale ed è legata a esigenze di egualità. È evidente – ha concluso l’assessore – che vi saranno ripercussioni sul Bilancio ma, ribadisco, si tratta di scelte che nulla hanno a che vedere con esigenze di fare cassa da parte dell’ente”.

 

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