Riforme, Mario Giordano: “Nessuna avrà successo se non si riparte da rivoluzione degli onesti”

Intervista di Mario Giordano, direttore del TG4 all’Agenparl. Domanda: Alla denuncia delle ingiustizie di carattere socio-economico e politico ha dedicato tante pagine della sua attività letteraria e giornalistica, contribuendo a porre un accento fortemente dissacratorio su rilevanti tematiche , che investono il piano morale dell’esistenza .Può dirsi  la questione morale il punto di partenza per la […]

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Intervista di Mario Giordano, direttore del TG4 all’Agenparl.

Domanda: Alla denuncia delle ingiustizie di carattere socio-economico e politico ha dedicato tante pagine della sua attività letteraria e giornalistica, contribuendo a porre un accento fortemente dissacratorio su rilevanti tematiche , che investono il piano morale dell’esistenza .Può dirsi  la questione morale il punto di partenza per la rinascita economica?

Mario Giordano: A mio parere sì. Sono convinto che nessuna legge e nessuna riforma avrà successo se non si riparte da una rivoluzione degli onesti. Tanto tempo fa Prezzolini diceva che l’Italia si divide in fessi e furbi. I fessi sono quelli che rispettano le regole, pagano le tasse fino all’ultimo centesimo, pagano il biglietto  quando prendono l’autobus… I furbi sono quelli che vivono alle spalle dei fessi. Ecco: se però i furbi diventano troppi, le spalle dei fessi non reggono più. E il Paese crolla.

Domanda: Le è stato contestato duramente di aver posto in risalto le pensioni d’oro dei dirigenti pubblici e poco quelle di altre categorie , come la categoria  dei giornalisti .   Un Suo parere .

Mario Giordano : Non ho mai risparmiato critiche alla mia categoria, ma se devo fare un appunto ai giornalisti non è tanto per le pensioni che prendono (nessun collega arriva ai 90mila euro al mese dell’ex manager Telecom Mauro Sentinelli), quanto per il silenzio con cui hanno spesso accompagnato questi scandali.

Domanda: Su cosa il mondo della comunicazione,  nelle sue varie forme ,  dovrà far leva, nell’epoca attuale,  per riconquistare  la capacità  “suprema” di toccare le corde più profonde della coscienza umana al fine di renderla consapevole della necessità di intraprendere azioni coraggiose a favore dell’emancipazione e dello sviluppo sociale e civile, come è avvenuto nelle epoche passate .

Mario Giordano: Non so come si raggiungono “capacità supreme” e “corde più profonde”. Mi basterebbe un giornalismo che non abbia paura di raccontare fatti. Con coraggio.

Domanda: L’ottimismo e la speranza che lo sorregge, potranno  essere  gli antidoti per superare il nichilismo e la tristezza che sembra permeare  l’epoca contemporanea , in quanto deprivata di tanti ideali che l’eccesso di pragmatismo ha posto in secondo piano . In poche parole, condivide l’opinione secondo cui l’impegno per la rinascita,  in ogni ambito della vita umana,  debba essere sorretta dalla speranza e dagli ideali .

Mario Giordano: Certo. Io dico sempre che se continuo a denunciare, a raccontare ciò che non va e non mi piace, è perché sono un inguaribile ottimista. E non riesco a rassegnarmi alla rassegnazione.

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