Unicef: “Il 60% dei rifugiati sono bambini e donne”

Secondo l’Unicef, per la prima volta dall’inizio della crisi dei migranti e rifugiati in Europa i bambini e le donne in movimento sono di più rispetto agli adulti maschi. I bambini e le donne adesso rappresentano il 60% dei rifugiati e dei migranti che superano i confini dalla Grecia verso Gevgelijia nella Ex Repubblica Jugoslava […]

Secondo l’Unicef, per la prima volta dall’inizio della crisi dei migranti e rifugiati in Europa i bambini e le donne in movimento sono di più rispetto agli adulti maschi. I bambini e le donne adesso rappresentano il 60% dei rifugiati e dei migranti che superano i confini dalla Grecia verso Gevgelijia nella Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia. I bambini attualmente sono il 36% di coloro che affrontano i pericolosi viaggi via mare tra la Grecia e la Turchia. Questo dato potrebbe essere più alto poiché molti ragazzi non dichiarano la propria età fino a quando non hanno raggiunto la meta di arrivo.

Le conseguenze di quest’ondata di bambini e donne in movimento sono enormi – questo significa che sono ancora di più quelli che corrono grandi rischi nella traversata via mare, specialmente adesso in inverno, e quelli che hanno bisogno di protezione a terra,” ha dichiarato Marie Pierre Poirier, Coordinatore Speciale dell’Unicef per la Crisi Rifugiati e Migranti in Europa. “Il sistema sociale, di protezione e sanitario devono essere rafforzati in ogni fase della migrazione affinchè i bambini e le donne non vengano sfruttati”. Da giugno 2015, quando gli uomini rappresentavano il 73% delle persone coinvolte nei flussi migratori, c’è stato un notevole incremento del numero di bambini e donne in movimento.

A giugno i bambini erano 1 su 10, adesso sono oltre un terzo di tutti i rifugiati e i migranti. Sebbene il numero esatto di minori in movimento non accompagnati o separati non sia noto, 35.400 hanno richiesto asilo in Svezia, la maggior parte sono giovani Afghani, mentre in Germania si trovano oltre 60.000 adolescenti non accompagnati principalmente provenienti da Siria, Afghanistan e Iraq.

L’Unicef ricorda che tutti i bambini dovrebbero rappresentare una priorità durante ogni fase di questo percorso – hanno bisogno di essere pienamente informati sui loro diritti per richiedere asilo e sulla riunificazione familiare in Europa. Il superiore interesse di ogni singolo bambino non accompagnato dovrebbe essere valutato prima che venga intrapresa qualsiasi tipo di azione. L’Unicef sostiene il diritto di tutti i bambini alla riunificazione familiare, in particolar modo dei bambini che vivono o viaggiano senza famiglia perché sono particolarmente esposti a rischio di abusi e sfruttamento da parte di trafficanti. Nell’ambito della Campagna “Bambini in pericolo-Non è un viaggio. E’ una fuga” l’Unicef Italia ha lanciato la petizione “Indignamoci!” per i diritti dei bambini migranti e rifugiati. E’ possibile aderire on-line  www.Unicef.it/indigniamoci. (Dire)

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