“Super Tuesday”, dominano Clinton e Trump

Hillary Clinton e Donald Trump dominano il “Super Tuesday” e marciano verso la nomination dei rispettivi partiti. Ma il cammino non e’ completamente privo di insidie. Se l’ex Segretario di stato ha trionfato nel profondo Sud con 7 vittorie, Bernie Sanders e’ riuscito a sfilarle 4 stati: Colorado, Minnesota, Oklahoma e, naturalmente, il Vermont. Sul […]

Hillary Clinton e Donald Trump dominano il “Super Tuesday” e marciano verso la nomination dei rispettivi partiti. Ma il cammino non e’ completamente privo di insidie. Se l’ex Segretario di stato ha trionfato nel profondo Sud con 7 vittorie, Bernie Sanders e’ riuscito a sfilarle 4 stati: Colorado, Minnesota, Oklahoma e, naturalmente, il Vermont. Sul fronte repubblicano, Ted Cruz si e’ assicurato il suo Texas, l’Oklahoma e i caucus in Alaska, con uno stretto margine su Trump, mentre Marco Rubio, dato per spacciato quasi fino alla fine, ha vinto in Minnesota.

Donald Trump, incoronato in 7 stati (Virginia, Vermont, Tennessee, Massachusetts, Georgia, Arkansas e Alabama mentre manca ancora il risultato Gop dell’Alaska), resta saldamente al comando e tende la mano all’establishment del partito repubblicano che non lo vede troppo di buon occhio. “Sono uno che unisce”, ha assicurato dal palco della vittoria, allestito direttamete in Florida in vista delle prossime primarie. “Mi scagliero’ contro una sola persona – ha avvertito – e cioe’ Hillary Clinton”.

Per l’ex Segretario di Stato sta funzionando la strategia di presentarsi come l’erede di Barack Obama. “Che Super Tuesday…immaginate cosa possiamo fare insieme”, ha esultato la Clinton che ha battuto Sanders in Alabama, Arkansas, Georgia, Tennessee e Texas, grazie al forte supporto degli afro-americani e prendonsi una rivincita in Virginia dove era stata sconfitta da Obama nel 2008. E’ anche riuscita ad aggiudicarsi il Massachusetts, stato liberal dove Sanders sembrava favorito anche per la vicinaza geografica con il Vermont. “E’ chiaro questa notte che la posta in gioco non e’ mai stata cosi’ alta mentre quello che sentiamo dire dagli avversari non e’ mai stato di cosi’ basso livello”, ha attaccato la Clinton riferendosi a Trump che ha immediatamente ricambiato il favore. “Ho sentito il suo discorso, parla di salari bassi e di tutto quello che va male ma lei c’era, e c’e’ stata a lungo (al governo) e non e’ riuscita a cambiare nulla”, ha rimarcato il tycoon newyorchese. Un recente sondaggio di Cnn/Org indica che sia la Clinton e sia Sanders riuscirebbero facilmente a battere Trump se le elezioni, in calendario per il prossimo 8 novembre, avvenissero oggi.

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