Acli: due mozioni dal congresso provinciale

Sabato, 12 marzo, presso il Teatro Comunale di Atessa, si e’ tenuto il 25esimo congresso provinciale delle ACLI di Chieti, sul tema “Niente paura, con le ACLI attraversiamo il cambiamento”. Sotto la presidenza di Antonio Russo, responsabile per il Mezzogiorno della presidenza nazionale, i delegati hanno eletto il nuovo Consiglio provinciale e i loro delegati […]

Sabato, 12 marzo, presso il Teatro Comunale di Atessa, si e’ tenuto il 25esimo congresso provinciale delle ACLI di Chieti, sul tema “Niente paura, con le ACLI attraversiamo il cambiamento”. Sotto la presidenza di Antonio Russo, responsabile per il Mezzogiorno della presidenza nazionale, i delegati hanno eletto il nuovo Consiglio provinciale e i loro delegati ai congressi regionale e nazionale che si terranno in primavera.

Il congresso ha approvato due distinte mozioni. La prima impegna il congresso nazionale a modificare lo statuto, portando da due a tre i mandati per i presidenti di circolo e a uniformare le regole di incompatibilita’ esistenti per i dirigenti delle Acli e per quelli delle associazioni collegate. La seconda mozione impegna le Acli provinciali ad una costante e sempre viva attenzione ai poveri, secondo la “promessa di fedelta’ ai poveri” fatta a Papa Francesco. I delegati, dopo i vari interventi, a fine giornata e con distinte votazioni a scrutinio segreto, hanno eletto il nuovo Consiglio provinciale delle Acli di Chieti e i rappresentanti ai Congressi regionale nazionale. Il Consiglio provinciale, nella sua prima riunione, eleggera’ il nuovo presidente. “Abbiamo vissuto una bella esperienza umana e associativa prima che un congresso. – spiega Mimmo D’Alessio, presidente provinciale delle Acli – Ci siamo confrontati serenamente sui grandi temi e anche sulle nostre questioni che sono meno importanti. Lo abbiamo fatto da veri aclisti, nella differenza delle sensibilita’ ma nella unita’ d’intenti che non ha lasciato spazio ad alcuna divisione personale o di gruppi. Il nostro e’ un impegno cristiano, volontario ed appassionato verso i lavoratori, i pensionati, i disoccupati, oggi anche e soprattutto verso i poveri: non c’e’ tempo per marcare divisioni, tutto il tempo e tutte le energie che abbiamo a disposizione li utilizziamo per fare, per servire, per proporre, per realizzare. Ci attendono quattro anni di attivita’ – conclude D’Alessio – in un’epoca che presenta nuove difficolta’ e sfide sempre piu’ complesse sul piano sociale. Abbiamo preso l’impegno di attraversare il cambiamento senza paura. E’ quello che faremo”.

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