Appello per L’Aquila: rischio di aumento della tassa dei rifiuti

In assenza di novità, per fine mese c’è il rischio concretissimo dell’aumento della tassa dei rifiuti del 50% rispetto allo scorso anno. Su questo faremo una battaglia durissima, è una mazzata insostenibile per famiglie e attività commerciali che non possono pagare gli errori grossolani del Comune e del Governo. Un’amministrazione silente verso Roma, possiamo solo immaginare se […]

In assenza di novità, per fine mese c’è il rischio concretissimo dell’aumento della tassa dei rifiuti del 50% rispetto allo scorso anno. Su questo faremo una battaglia durissima, è una mazzata insostenibile per famiglie e attività commerciali che non possono pagare gli errori grossolani del Comune e del Governo.

Un’amministrazione silente verso Roma, possiamo solo immaginare se il primo ministro fosse stato Berlusconi o Monti quali proteste sarebbero andate in scena… Anche per questo gruppi APL e LCV sostengono la petizione promossa dall’associazione Rifiuti Zero Abruzzo con la collaborazione di Legambiente a cui nei giorni scorsi hanno già aderito centinaia di cittadini. Condividiamo infatti le richieste di misure incentivanti che valorizzino l’impegno dei cittadini nella corretta gestione dei rifiuti.

Soprattutto ci associamo alla richiesta di installare finalmente impianti per la raccolta, la selezione e il trattamento delle frazioni differenziate. Infatti, l’unica possibilità per abbassare i costi è spingere al massimo la raccolta differenziata e “chiudere” il ciclo della stessa con impianti di trattamento di proprietà pubblica, con un ricorso solo residuale alla discarica. Strategia nemmeno accennata da questa amministrazione: zero impianti, uno per la carta è anche autorizzato da anni, e percentuali di differenziata risibili per errate strategia di raccolta (le responsabilità non sono solo e sempre dei cittadini). Occorre inoltre un nuovo centro di raccolta in zona ovest dopo che, finalmente, dopo anni da poco ha aperto quello di Bazzano. Vanno altresì attivati degli impianti di compostaggio di zona, che richiedono una procedura semplificata (uno era previsto ma è sparito dai radar).

Sia con l’attività consiliare che con l’impegno civico abbiamo in più occasioni portato l’attenzione sui passi che andrebbero fatti per arrivare a una gestione dei rifiuti che vada anche oltre quanto stabilito dalla norma e che abbia come obiettivo il sistema di tariffazione puntuale che premi gli utenti che producono meno rifiuti indifferenziati e che conferiscono i propri rifiuti ai centri di raccolta.

Abbiamo contribuito alla raccolta firme per la Legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero, sensibilizzando i cittadini sulla riduzione e differenziazione dei rifiuti. E di nostra iniziativa consiliare, tramite un emendamento del 2014, l'unico intervento sulla TARI volto a riconoscere un incentivo ai cittadini che praticano l’autocompostaggio. Nel 2015, così come quest’anno avremmo voluto proporre nuovi interventi in questo senso: uno sconto alle attività commerciali che commercializzano prodotti sfusi, contribuendo alla riduzione degli imballaggi, un incentivo per le famiglie che ricorrono ai pannolini lavabili.

Il bilancio è invece da due anni a questa parte completamente blindato, impedendo nei fatti addirittura la presentazione degli emendamenti. Altro che bilancio partecipato! Al di là della portata economica, queste iniziative porterebbero attenzione a queste tematiche, contribuendo a diffondere una cultura di corretta gestione dei rifiuti magari anche nella sede del Consiglio comunale dove, incredibile a dirsi, a parte per la carta, non è possibile differenziare i rifiuti.

Appello per L’Aquila

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