Il senso spirituale dei terremoti secondo Rudolf Steiner

“L’evoluzione dell’uomo verso una crescente autonomia e libertà è accompagnata da molti esseri spirituali. Fra di essi quelli cosiddetti “buoni” sono coloro che promuovono lo sviluppo dell’uomo mettendogli a disposizione tutti gli strumenti e tutte le occasioni per potersi evolvere. Quelli cosiddetti “cattivi”, invece, gli offrono i necessari ostacoli, le forze che si oppongono, le […]

“L’evoluzione dell’uomo verso una crescente autonomia e libertà è accompagnata da molti esseri spirituali. Fra di essi quelli cosiddetti “buoni” sono coloro che promuovono lo sviluppo dell’uomo mettendogli a disposizione tutti gli strumenti e tutte le occasioni per potersi evolvere. Quelli cosiddetti “cattivi”, invece, gli offrono i necessari ostacoli, le forze che si oppongono, le ben note “tentazioni”, così come fa Mefistofele nel Faust di Goethe. Soltanto mediante la possibilità di scelta tra ciò che per lui è buono e ciò che è deleterio, l’uomo può vivere la sua libertà.”

Rudolf Steiner

terremoti

Quanto segue è un frammento delle teorie di Rudolf Steiner sulle calamità naturali, in particolare i terremoti, argomento che l’antroposofo affrontò nel corso di alcune conferenze parigine dal titolo, “I vulcani, i terremoti e la volontà umana”. Onde evitare interpretazioni falsate, premetto che Steiner non attribuiva tali calamità alla giustizia divina o di qualsivoglia natura, ma riteneva che la Terra, come tutti i pianeti e i Soli dell’universo, fosse influenzata dall’uomo in modo impercettibile. La teoria in se stessa non è così assurda: se non fossimo progrediti scientificamente, le cause dell’inquinamento atmosferico ci sarebbero ignote. Le polveri sottili, in un mondo simile, non esisterebbero perché sconosciute. Ma il fatto di ignorarne l’esistenza non ne eliminerebbe la presenza. In tale ottica, sebbene non vi siano prove che dimostrino la veridicità delle teorie steineriane, tutto potrebbe essere. E l’odio potrebbe, in teoria, influenzare negativamente il mondo circostante, innescando nella terra strani movimenti. E’ una teoria, ribadisco, va letta con giudizio, senza pretese di veridicità, ma quale spunto di riflessione che non deve, tuttavia, alimentare sospetti nei confronti di chi, i terremoti e altre calamità, li subisce sulla propria pelle. Perché in questo “terremoto” terrestre siamo coinvolti tutti, senza distinzione. Voi che ne pensate delle sue teorie sull’argomento?

Cosa ne pensava Rudolf Steiner dei terremoti

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Rudolf Steiner, nel corso di alcune conferenze parigine del 1906, dal titolo “ I vulcani, i terremoti e la volontà umana”, fornì una sua interpretazione del fenomeno in chiave spirituale. Quanto segue è un frammento del pensiero dell’antroposofo.

“Come tutti i Pianeti e tutti i Soli, la Terra è un Essere vivente, dotato di un organismo interno, indispensabile alle sue funzioni ed al suo ruolo nel Cosmo. Essa è suddivisa in nove strati sovrapposti, di cui gli otto strati interni alla crosta terrestre rappresentano, in un certo modo, gli organi fisiologici del nostro pianeta, da cui emana e da cui dipende la sua vita, ed il nono, quello più superficiale, è lo strato solido, dove vive l’uomo. Gli elementi che compongono gli strati interni sono semiliquidi e gassosi e risiedono nel centro della Terra, dove vengono raccolte tutte le forze dell’egoismo umano.
 
Quanto più l’umanità vive in uno stato egoistico, tanto più i primi tre livelli centrali accumulano forze negative, che vanno a preparare eruzioni vulcaniche, terremoti e maremoti. Questo perché la Terra Spirituale deve manifestare la sua reazione ai pensieri egoici, di odio e di lotta che l’umanità esprime. Nella seconda terna di strati, quella del fuoco, si preparano gli elementi della Terra interna per l’esplosione dei fenomeni in superficie.
 
Nel settimo strato, quello della coscienza inversa tutto si trasforma nel suo contrario, per cui quello che viene dipinto come bene, ma che in verità è male (guerre dichiarate per una finta giusta causa, oppure esercizio del potere finalizzato al controllo globale dell’umanità) si manifesta in una forma distruttiva che raggiunge il suo apice nell’ottavo strato, denominato della vita negativa o della morte (lo Stige dei greci), prima di esplodere in superficie.

Questa visione spirituale, che ci fa capire il parallelismo tra il fuoco cosmico e le passioni umane, il loro intimo legame, la loro reciproca azione e le formidabili reazioni, getta un nuovo fascio di luce su gli ultimi eventi. Molti storici hanno constatato che le grandi crisi della storia (Guerre, rivoluzioni, catastrofi sociali) sono quasi sempre accompagnate e seguite da cataclismi tellurici.
 
Le passioni umane agiscono magneticamente sul fuoco interno della Terra, e questo, scatenandosi, alimenta le passioni dell’uomo. Così il fuoco, destinato a produrre la vita, genera, attraverso la volontà umana, il male.
 
Bisogna però considerare alcuni elementi positivi: l’egoismo dell’uomo serve per sviluppare la sua individualità e questo periodo di grandi conflitti interiori e di grande disordine ambientale è stato ampiamente previsto nei piani divini, poiché dalla individualità deve rinascere l’evoluzione spirituale.
 
Le catastrofi, come lo tsunami, non sono altro che il naturale processo dello sviluppo spirituale della Terra e dell’uomo.”

Laura De Rosa – EticaMente-Pressenza

 

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