Salute: 38ª Giornata Nazionale per la Vita

Un’occasione di studio e confronto su come ospedali, università, famiglie, associazioni e comunità ecclesiale si uniscono per accogliere e tutelare la vita dei bambini nati prematuramente o con patologie congenite oppure affetti da malattie rare: questo il cuore del convegno “La difesa della Vita ‘difficile’” che si terrà sabato 6 febbraio, ore 9.00, nell’Aula Brasca […]

Un’occasione di studio e confronto su come ospedali, università, famiglie, associazioni e comunità ecclesiale si uniscono per accogliere e tutelare la vita dei bambini nati prematuramente o con patologie congenite oppure affetti da malattie rare: questo il cuore del convegno “La difesa della Vita ‘difficile’” che si terrà sabato 6 febbraio, ore 9.00, nell’Aula Brasca del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, alla vigilia della “38ª Giornata Nazionale per la Vita”. Il convegno è promosso  dalla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, l’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma, la Società Italiana di Neonatologia (Sezione Laziale) e l’Associazione dei genitori della terapia Intensiva neonatale – Genitin Onlus.

“Il convegno sarà incentrato sul tema della sopravvivenza di neonati pretermine con particolare riferimento ai nati a età gestazionali molto basse (23-25 settimane) e di peso neonatale inferiore a 750 grammi, facendo riferimento ai dati di letteratura più recenti e valutando non solo la possibilità, ma anche la qualità di vita”, anticipa il prof.Costantino Romagnoli, Ordinario di Neonatologia alla Cattolica e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neonatologia del Policlinico Gemelli. L’argomento sarà affrontato in modo multidisciplinare da neonatologi, bioeticisti e da chi si occupa quotidianamente del problema del dolore neonatale e della dignità della morte”. “Tra gli argomenti trattati”, continua Romagnoli, “le modalità assistenziali integrate per affrontare malattie che richiedono l’intervento di più specialisti, non solo per la diagnosi e per il trattamento nella fase acuta, ma soprattutto nel prosieguo di una vita difficile. Un esempio molto indicativo è quello dei bambini affetti da spina bifida che, operati alla nascita dal neurochirurgo richiedono poi assistenza neurologica, urologica, ortopedica, pediatrica per molti anni e talvolta sino all’età adulta”.

I lavori si apriranno con gli interventi di Monsignor Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Monsignor Lorenzo Leuzzi, Vescovo Ausiliare di Roma e direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Universitaria, prof. Rocco Bellantone, Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, Ing.Enrico Zampedri, Direttore Generale del Policlinico A. Gemelli. Tra i relatori: prof.Mario De Curtis, professore ordinario di Pediatria all’Università Sapienza di Roma, prof.Antonio Alberto Zuppa, professore associato di pediatria dell’Università Cattolica, prof.Antonio G. Spagnolo, direttore dell’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica, dott. ssa Elsa Buffone, Presidente della sezione laziale della Società Italiana di Neonatologia e direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neonatologia dell’Ospedale S. Camillo Forlanini di Roma, dott. Andrea Dotta, neonatologo dell’Ospedale “Bambino Gesù” di Roma, e Gianluigi De Palo, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari.

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